CRV – Dal Consiglio veneto solidarietà unanime alle donne e ai giovani dell’Iran
14 Febbraio 2023 17:03
Il Consiglio regionale del Veneto si è pronunciato a favore delle donne iraniane con una risoluzione di solidarietà alle vittime della repressione e di condanna delle brutalità del regime islamico contro le donne che non indossano correttamente il velo e contro i giovani che chiedono rispetto dei diritti e libertà. Su iniziativa dei consiglieri Fabiano Barbisan (gruppo misto), Alberto Bozza e Elisa Venturini (Forza Italia) l’aula ha approvato con voto unanime una risoluzione con cui esprime “ferma condanna all’assassinio di queste giovani donne; sostegno all’affermazione dei diritti civili che risultano negati; e solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime ed alle donne iraniane che protestano in difesa dei diritti civili di tutta la popolazione”. L’assemblea legislativa del Veneto “auspica l’intervento dell’ONU e dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani affinché si agisca attraverso un efficace piano di azioni di moral suasion o di sanzioni, stigmatizzando la violazione dei diritti fondamentali delle donne”. Il documento approvato invita inoltre a valutare i rapporti commerciali italo-iraniani “con particolare riguardo alla fornitura di munizioni e materiali bellici da parte di aziende che hanno stabilimenti produttivi in Italia” e chiede che il Governo italiano riconosca e sostenga le ragioni della rivoluzione dei giovani dell’Iran, “avviando contestualmente il non riconoscimento della Repubblica islamica d’Iran”.
In precedenza il Consiglio regionale del Veneto aveva impegnato la Regione “a sostenere la realizzazione dell’ecomuseo internazionale del vino di Verona (MuVin), anche attraverso il coinvolgimento di enti regionali come Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario”. Lo ha fatto approvando con voto unanime la mozione trasversale, presentata dal veronese Enrico Corsi (Lega-Lv) e sottoscritta da tutti i consiglieri regionali, sia di maggioranza che di opposizione, a sostegno di un progetto di caratura internazionale, sul modello della Cité du Vin di Bordeaux, che nella città del Vinitaly dovrebbe realizzare una superficie espositiva di 3400 metri quadrati, più un’area di altri 1500 metri quadrati di museo esperienziale.
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