Con sedia e benda gli studenti affrontano le difficoltà di chi vive la disabilità

Seduto su una sedia a rotelle, anche una semplice rampa a volte può diventare un ostacolo quasi insormontabile. Bendata in modo da essere completamente cieca, camminare in un corridoio o fare le scale è quasi impossibile senza un bastone o un accompagnatore.

È quanto accaduto a Fabio La Forgia, Francesca Micheli e agli studenti del master in gestione e sostenibilità dei servizi di ristorazione Food and beverage dell’università Cattolica: l’altra mattina, nel corso di una lezione condotta dalle docenti Margherita Dall’Asta e da Monica Maj con il Centro europeo di ricerca e promozione dell’accessibilità, i ragazzi sono stati invitati a sperimentare sulla loro pelle le difficoltà di chi ha una disabilità.

“È stato difficile – spiega La Forgia che ha 21 anni – anche una semplice rampa può diventare un ostacolo quasi insormontabile”.
“Un’esperienza travolgente – Ia definisce Micheli – io non avevo un bastone, ho potuto fare affidamento solo su una ragazza che mi ha fatto da guida prendendomi sottobraccio. È strano perché quando non si può usare la vista ci si accorge di tanti particolari che normalmente sfuggono”.