CRV – Presentato il progetto di legge per il nuovo sistema di economia circolare in Veneto
01 Marzo 2023 17:50
La Terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Marco Andreoli (Lega-LV), nel corso della seduta odierna, ha espresso parere favorevole a maggioranza al Pdl n. 158 di iniziativa del consigliere Enoch Soranzo (FdI) e altri “Modifiche alla legge regionale 23 maggio 2002, n. 11 ‘Disciplina del settore fieristico’”. Di fatto, le modifiche all’articolato del progetto di legge, come anticipato nelle sedute precedenti, prevede, l’istituzione di un Tavolo per il sistema fieristico regionale, quale strumento di indirizzo e coordinamento delle politiche regionali e delle attività realizzate dal sistema degli enti fieristici del Veneto, al fine di individuare strategie di azione e di interventi regionali in materia di sistema fieristico. A questo, si aggiunge un articolo che prevede delle iniziative promozionali e di sostegno al sistema fieristico. Per iniziative promozionali si evidenziano: attività su mercati esteri, al fine di acquisire espositori e visitatori professionali alle manifestazioni fieristiche che si svolgono in Veneto; promozione sui mercati di nuove manifestazioni ed eventi fieristici con svolgimento sul territorio regionale; qualificazione ed ammodernamento, anche tramite processi di digitalizzazione ed innovazione tecnologica, delle sedi fieristiche e connesse infrastrutture; sostegno alla formazione ed aggiornamento di operatori qualificati in ambito fieristico; promozione di iniziative atte ad incentivare lo sviluppo di nuove modalità espositive che facciano uso delle moderne tecnologie informatiche e telematiche, attraendo nuove fasce di espositori e di fruitori. In data odierna, viene licenziata dalla Commissione Terza la norma finanziaria del progetto di legge, dopo il parere favorevole della Prima Commissione consiliare.
Successivamente, è stato illustrato il Pdl n. 85 di iniziativa della consigliera Erika Baldin (M5S) “Norme per la promozione della vendita di prodotti sfusi e alla spina”. In sintesi, il Progetto di legge si delinea anche in riposta alle molte importanti problematiche ambientali a livello mondiale, come quella delle microplastiche, entrate purtroppo nella catena alimentare, nel terreno e nell’acqua che costringe necessariamente a ripensare a un nuovo modello di sviluppo di una economia circolare che prevede non solo il riciclo ma anche il riuso nonché allungamento dei cicli di vita del prodotto diminuendo gli imballaggi inutili. Parola chiave di tutto il processo: ridurre la produzione di rifiuti attraverso la promozione della cultura dell’inutilità dell’imballaggio e confezione. Puntare sull’informazione, educazione e sensibilizzazione. La Regione metterà a disposizione dei contributi per l’apertura di nuovi negozi di vendita di prodotti sfusi e alla spina, per un periodo minimo di tre anni, pena la revoca del contributo.
Anche il Pdl n. 65 di iniziativa della consigliera Elena Ostanel (VcV) e altri “Modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50 ‘Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto’”, è stato successivamente illustrato. In sintesi, le modifiche all’articolato del progetto di legge, fa una analisi, partendo dalle liberalizzazioni dei primi anni duemila, che vede una proliferazione di grandi strutture di vendita, comunque soggette ad autorizzazione, con una superfice di vendita non superiore a 1.500 mq, soggette ad una semplice SCIA, e pertanto con facoltà di insediarsi in tutto il territorio comunale, purché non in contrasto con le previsioni dello strumento urbanistico comunale. In molti casi questa situazione ha radicalmente modificato l’aspetto urbano; questo è il presupposto per subordinare l’esercizio di una attività ad un regime autorizzatorio. Parole chiavi del presente progetto di legge: rispetto dei principi di libera concorrenza e stabilimento; garanzia a livello regionale di un sistema di identificazione delle casistiche per cui sia possibile presupporre la sussistenza di motivi di interesse generale; introduzione di un regime autorizzatorio in relazione all’insediabilità delle medie strutture con superficie di vendita non superiore a 1.500 metri quadrati. Infine, con questo progetto di legge, si darà maggiore potere ai singoli comuni di normare la materia oggetto dello stesso progetto di legge.
Infine, al termine della seduta, è stato presentato il Pdl n. 62 di iniziativa del consigliere, nonché Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti (Lega-LV) e altri “Nuovo sistema di economia circolare in Veneto”. Con la presente proposta e in linea con gli obiettivi mondiali dettati dall’Agenda 2030, e per rispondere alle iniziative ed alle necessità già presenti nel territorio, la Regione del Veneto, ha deciso di dotarsi di una prima legislazione che incontra i bisogni già presenti sia nelle attività produttive che sociali, le quali hanno già avviato la transizione verso l’economia circolare. E’ indiscutibile che ci troviamo di fronte ad una società civile maggiormente sensibile alla sostenibilità ed all’impatto ambientale delle proprie scelte di consumo. La nuova consapevolezza ha travolto letteralmente parlando, il singolo cittadino, le nuove generazioni e un numero importante e sempre crescente di cittadini e di imprese. La Regione del Veneto, ha già dimostrato una grande sensibilità, all’interno delle proprie politiche, rispetto ai temi ambientali ed è ora pronta ad affrontare la nuova sfida della transizione e dello sviluppo circolare. La legge descrive le catene di valore circolare caratterizzata dalla valorizzazione delle materie prime secondarie, ovvero l’uso dei rifiuti, intesi come qualsiasi tipologia di materiale che può essere riadoperato. Si parla esplicitamente di scarti di produzione, acque di lavorazione, prodotti finiti. La catena di valore circolare scaturisce quindi dall’introduzione di materie prime secondarie all’interno di cicli e processi produttivi, siano queste recuperate presso lo stesso impianto o acquistate sul mercato. La Regione del Veneto, organizzerà annualmente la Settimana dell’Economia Circolare per dare visibilità alle azioni ed alle attività svolte dalle imprese, dalle scuole, dalla società civile e dagli enti pubblici. L’economia circolare, va sottolineato è interdisciplinare. Al testo vigente, saranno inseriti ulteriori emendamenti oggetto di approfondimento nella prossima seduta.
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