Guarito dopo la malattia, prof ringrazia con lezioni di filosofia per infermieri
16 Marzo 2023 11:27
“Entri qui e sei terrorizzato dalla malattia. Ma subito ti senti accolto nella bellezza. La differenza la fanno le persone che ti curano”.
Parole intense, quelle che il professor Fabrizio Bertamoni sceglie con cura e trasporto per descrivere il suo percorso di malato, che lo ha portato a frequentare il reparto di oncologia dell’ospedale di Piacenza. Lo racconta l’Azienda sanitaria di Piacenza sul proprio profilo Facebook.
“Ho incontrato – evidenzia il docente, che è anche preside del liceo San Benedetto di Piacenza e volontario Amop – persone meravigliose. La cura non è da confondere con la terapia, la cura è una dimensione esistenziale che interpella l’essere umano e prescindere dal soggetto che si cura. Qui sono stato accolto dall’amore di un’equipe straordinaria”. “Alla fine – aggiunge – mi sono chiesto: cosa posso restituire a questi professionisti che, ancora oggi, vengo a trovare?”.
Da questo desiderio di ringraziare tutti i sanitari (“È l’ambiente che va esaltato tutto”) è nata l’idea del professor Bertamoni di mettersi a disposizione di chi lo ha curato con quello che sa fare meglio: insegnare.
Parte quindi proprio oggi, in aula formazione B, in ospedale, un corso di Etica e cura, dedicato – nella sua prima edizione – a 20 infermieri del dipartimento di Oncoematologia. Dopo l’estate è già prevista una seconda edizione. Bertamoni è docente di Filosofia a Milano alla Statale. Insegna questi stessi temi che porterà a Piacenza ai suoi studenti da tanti anni.
“Non possiamo che ringraziare Fabrizio – evidenzia Gabriele Cremona, coordinatore del day hospital oncologico e responsabile organizzativo del corso – per questo suo mettersi a disposizione gratuitamente. Per la nostra formazione è un regalo prezioso. È un percorso di altissimo profilo, viste le sue competenze, che si innesta nel filone del di umanizzazione delle cure di cui ci occupiamo da anni”. “Abbiamo bisogno di questi elementi di etica – gli fa eco Monica Muroni, responsabile assistenziale del dipartimento di Oncoematologia – oltre che del sapere tecnico e scientifico. È un valore aggiunto”.
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