Ricercatrice piacentina vince borsa di studio da un milione di euro e torna in Italia

21 Marzo 2023 06:05

La ricercatrice Elisa Araldi, nata a Castel San Giovanni, oggi professoressa alla University Medical Center della Johannes Gutenberg University a Magonza in Germania rientrerà a lavorare in Italia grazie a una borsa di studio dello Human Technopole.

E’ stata selezionata come vincitrice della seconda edizione dell’Early Career Fellowship Programme. Con lei anche Federico Rossi. Entrambi provenienti da istituti di ricerca esteri (Germania e Regno Unito), ciascuno dei quali sarà finanziato da HT con una borsa di studio di 200mila euro all’anno per sviluppare innovativi progetti nelle scienze della vita. L’iniziativa, che ha il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca, ha lo scopo di supportare per cinque anni la ricerca di giovani scienziati di talento, che si sono distinti per risultati e riconoscimenti significativi, e che desiderano lanciare il proprio gruppo indipendente di ricerca presso un’istituzione italiana. Allo stesso tempo, l’Early Career Fellowship Programme promuoverà i rapporti di collaborazione tra HT e gli istituti che ospiteranno i due ricercatori, arricchendo le interazioni tra la comunità scientifica italiana.
Il titolo di uno dei due progetti vincitori, presentato dalla dottoressa Elisa Araldi, è Bridging genomics, physiology and data science to reveal unprecedented roles for cholesterol biosynthesis intermediates. Questa ricerca si focalizza sulla conoscenza del colesterolo e di come viene prodotto dall’organismo. In particolare, Elisa Araldi e il suo team studieranno le forme intermedie, chiamate intermedi della biosintesi del colesterolo (CBI), che questa sostanza attraversa prima di arrivare a quella finale. Il progetto ha il potenziale di innescare un cambiamento di paradigma sul modo in cui gli intermedi della biosintesi del colesterolo vengono considerati, non solo come sottoprodotti di un processo metabolico, ma anche come sostanze che influenzano l’immunità, la fertilità e i processi neurologici. Il progetto vuole studiare ogni intermedio della biosintesi del colesterolo con l’obiettivo di intervenire su di essi terapeuticamente per prevenire non solo l’insorgenza di devastanti malattie congenite, ma anche per promuovere processi fisiologici essenziali. Il progetto sarà sviluppato presso l’Università degli Studi di Parma.

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