Un Cda a capo di Piacenza Expo? Si accende il dibattito. “Conta la strategia”

29 Marzo 2023 04:59

“Il Cda a tre componenti si tradurrebbe nell’attuazione di una sorta di triumvirato con il conseguente appesantimento di modalità e tempi decisionali del polo fieristico di Le Mose. Appare un tentativo di colonizzazione da parte della sinistra”. Così Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, interviene sul futuro di Piacenza Expo. Ieri il capogruppo del Pd Andrea Fossati ha avanzato l’ipotesi di istituire un Cda alla guida dell’ente, in vista dell’ormai imminente scadenza del mandato dell’attuale amministratore unico Giuseppe Cavalli, scelto dalla precedente amministrazione di centrodestra. Il sindaco Katia Tarasconi sarebbe intenzionato a riconfermarlo, mentre gli esponenti dem avrebbero chiesto di optare per un’altra figura più vicina al centrosinistra o, in alternativa, di ripristinare – come in passato – un organo collegiale che affianchi il vertice di Piacenza Expo, così da includere più sensibilità politiche.

Un’ipotesi, quella del Cda, che trova anche la contrarietà di Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi): “In questi anni la gestione di Piacenza Expo da parte di Cavalli non ha brillato, al di là della propaganda e del numero di visitatori. Ora bisogna concentrarsi sulle strategie. Il problema più urgente è capire se Piacenza Expo, società partecipata del Comune, potrà avere ancora un futuro di sviluppo, e non tanto chi prenderà il timone di comando. Ridurre il dibattito a un valzer di poltrone o addirittura a un aumento degli incarichi è mortificante, perché non si coglie la necessità di questo ente che da troppo tempo galleggia senza una solida direzione di crescita”. Invece Federico Scarpa, coordinatore locale del Partito socialista, appoggia l’eventuale prospettiva di un Cda: “Finalmente una proposta di buonsenso, che va nella direzione di salvaguardare l’attività presente e futura di Piacenza Expo”.

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