CRV – Seconda commissione – Esaminato l’articolato del Pdl che disciplina le superfici di vendita
23 Marzo 2023 14:10
La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha esaminato e votato l’articolato della Proposta di legge n. 159/2022, di cui è primo firmatario Stefano Giacomin (Lega/LV), “Modifiche alla L.R. 28 dicembre 2012, n. 50, ‘Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto’”, già illustrata nella seduta del 16 febbraio 2023.
Il testo normativo verrà ora trasmesso alla Terza commissione per acquisire il parere di competenza. È stato anche chiesto il parere alla Consulta ‘Urbanistica’ di ANCI Veneto, mentre il CAL – Consiglio delle Autonomie Locali – ha già espresso parere favorevole.
La commissione, oggi, ha anche valutato una proposta emendativa al testo, maturata alla luce delle riflessioni e degli approfondimenti fatti.
In particolare, è stato proposto di introdurre, alla L.R. 28 dicembre 2012, n. 50, “Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto”, l’articolo 24 bis ‘Disposizioni per il computo delle aree destinate a parcheggi per le attività di vendita esclusiva di merci ingombranti a consegna differita’. Si prevede che, ‘per le sole attività di vendita esclusiva di merci ingombranti a consegna differita, (…) oggetto di nuova apertura, ampliamento o trasferimento di sede, le aree destinate a parcheggi siano calcolate, rispetto alla superficie complessiva di vendita dell’esercizio commerciale, nella misura di un decimo quando questa non sia superiore a 2500 mq, mentre per superfici eccedenti, nella misura di un decimo fino al già menzionato limite, e di un quarto per la parte eccedente’.
Viene altresì introdotto un elenco tassativo delle merci ingombranti a consegna differita.
Con questo Pdl, che è munito della clausola di neutralità finanziaria, si vuole commisurare gli standard urbanistici richiesti al reale utilizzo delle superfici. Inoltre, si perseguono obiettivi di risparmio del suolo, agevolando la rimodulazione degli spazi delle strutture già autorizzate. Questo, nel pieno rispetto della pianificazione urbanistica in capo ai Comuni.
La commissione ha poi espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere di competenza alla Prima commissione in ordine alla Rendicontazione n. 132/2023 “Relazione sulla conformità dell’ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo dell’Unione europea”, ai sensi dell’articolo 29, comma 3°, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234.
Il Rend, nella prima parte, contiene un aggiornamento delle procedure di infrazione: si evidenzia come la Regione del Veneto, alla data del 31 dicembre 2022, risulti interessata da otto procedure aperte nei confronti dello Stato a seguito della non corretta attuazione della normativa europea a livello nazionale.
Le procedure di infrazione riguardano nello specifico: la cattiva applicazione della Direttiva 1991/271/CEE relativa al trattamento delle acque reflue urbane; la violazione della Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale; l’attuazione della Direttiva 1991/271/CEE relativa al trattamento delle acque reflue urbane; la cattiva applicazione della Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente – superamento dei valori limite di PM10 in Italia; la mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e la mancata adozione delle misure di conservazione – violazione della Direttiva Habitat 92/43/CEE; il monitoraggio della qualità delle acque, designazione delle zone vulnerabili ai nitrati e contenuto dei programmi d’azione – violazione della Direttiva Nitrati 91/676/CE; la cattiva applicazione della Direttiva 2008/50/CE del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita, per quanto concerne i valori limite di PM 2,5; il mancato completamento della designazione dei siti della rete Natura 2000.
La Relazione, nella seconda parte, individua i provvedimenti regionali di attuazione dei Decreti legislativi statali di recepimento di Direttive Ue, di attuazione o esecuzione di Regolamenti Ue, Decisioni o altri obblighi europei, come le sentenze della Corte di Giustizia, nonché altri provvedimenti regionali che contengono riferimenti generici a Direttive, Regolamenti, Comunicazioni o altri atti dell’Ue.
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