CRV – Ciambetti: “In Commissione Nat del Comitato delle Regioni d’Europa confronto molto costruttivo
30 Marzo 2023 19:27
“Una discussione decisamente costruttiva ed un confronto che ha permesso di vedere accolta buona parte degli emendamenti che come Italia abbiamo presentato. La Commissione, infatti, ha dimostrato di aver compreso sia i benefici per la salute e la cultura delle diete tradizionali, sia il ruolo di un’etichettatura corretta e precisa sulle bottiglie di vino, che se avesse sostenuto la posizione irlandese, non avrebbe consentito una distinzione tra ‘consumo moderato’ e ‘consumo eccessivo’ di alcol, non differenziando prodotti con tassi di alcool molto differenti, aprendo la strada a informazioni che rischiano di essere fuorvianti e mettendo a confronto bevande alcoliche assai diverse tra loro”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti, in qualità di componente del Comitato Europeo delle Regioni, intervenendo a Bruxelles nella seduta odierna della Commissione Risorse naturali (NAT) nell’ambito del Quadro legislativo in materia di sistemi alimentari sostenibili. In particolare, Ciambetti ha illustrato una serie di emendamenti in materia di etichettatura e misure regolatorie sostenendo la necessità e l’utilità di un’armonizzazione dei sistemi europei di etichettatura dei prodotti alimentari, che dovrebbero essere quindi proporzionati e sviluppati sulla base di dati scientifici solidi e indipendenti, non compromettendo il corretto funzionamento del mercato unico. “Da celiaco, conosco bene quanto importante sia un’alimentazione corretta e quanto la salute si salute non solo si difenda ma si costruisca a tavola. Non si vogliono certamente contestare i benefici apportati da una dieta alimentare più vegetale, ma è indubbio che altre diete tradizionali come la dieta mediterranea, siano in grado di offrire molti benefici, non solo in termini di salute, ma anche in termini di rappresentazione di un patrimonio culturale che coinvolge identità, abilità, tradizioni e artigianalità – prosegue Ciambetti –
Sono convinto che le regioni siano attori chiave nel campo della sostenibilità e della sicurezza alimentare, plasmando gli ambienti alimentari, facendo sì che un’alimentazione sana e sostenibile sia l’opzione più semplice e più economicamente accessibile e, al tempo stesso, fornendo sostegno ai produttori sostenibili. Le regioni sono i contesti migliori in cui gli agenti del cambiamento – produttori primari, agricoltori e pescatori, operatori commerciali, produttori di alimenti, commercianti, dettaglianti, imprese dei settori dell’ospitalità e dei servizi alimentari, operatori sanitari e consumatori –possano veramente riuscire a far sentire la propria voce nell’ambito del contesto europeo. Dobbiamo pensare di rimettere il potere nelle mani delle persone che producono, distribuiscono e consumano cibo piuttosto che delle grandi multinazionali. In questo senso, i nostri sforzi dovrebbe concentrarsi maggiormente sul fornire gli strumenti e gli incentivi europei adeguati per ridurre l’impatto dell’agricoltura animale sul nostro clima e sull’ambiente. Misure tecniche e regolatorie introdotte in maniera unilaterale potrebbero risultare contrarie al diritto europeo e portare alla creazione di barriere commerciali, minando il buon funzionamento del mercato unico dell’UE e avendo come effetto quello di colpire principalmente i produttori medio piccoli. Penso in particolare proprio ai produttori vinicoli, in particolare nelle zone remote e rurali, che ben rappresentano la tradizione e l’identità nazionale e che risulterebbero penalizzati”, ha concluso Ciambetti.
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