Starcrete, il cemento spaziale che permetterà di costruire sulla Luna e su Marte

09 Aprile 2023 14:00

Per il momento sembra solo un’idea da film, ma nella realtà c’è già da tempo chi pensa a come si potrebbero costruire le case anche su Marte, in previsione di futura possibile colonizzazione del Pianeta Rosso.
Recentemente è arrivata una risposta: con lo Starcrete. Un gruppo di ricercatori dell’università di Manchester, che ha appena pubblicato il risultato sulla rivista Open Engineering, trovando anche un nome suggestivo unendo stelle (Star) e cemento Crete).
Lo Starcrete sarebbe realizzato utilizzando materiali disponibili sui corpi celesti, come la polvere di regolite lunare o marziana, che sarebbero miscelati con una resina (nella simulazione composta da amido di patate e sale) e poi solidificati mediante un processo di essiccazione o di cottura. Questo metodo di costruzione sarebbe in grado di creare strutture resistenti e durature, utilizzando materiali abbondanti su Luna o Marte, senza dover trasportare grandi quantità di materiali dalla Terra. I risultati di laboratorio sono stati sorprendenti. Lo Starcrete realizzato con polvere potenzialmente utilizzabile su Marte ha mostrato una resistenza alla compressione di ben 72 Megapascal, più del doppio del normale calcestruzzo, mentre quello di origine lunare è arrivato addirittura a oltre 91 MPa. Anche la resistenza alla flessione si è rivelata paragonabile a quella del calcestruzzo “normale”.
Questo materiale potrebbe essere usato, quindi, per costruire strutture su altri pianeti o luoghi remoti, che sarebbero in grado di fornire supporto per l’esplorazione spaziale e la creazione di una presenza umana sostenibile.
Fantascienza? Secondo gli autori dello studio, no. Hanno addirittura già previsto come produrre lo Stacrete in loco: basterebbe affidare agli astronauti un sacco da 100 chili di patate disidratate, che contiene abbastanza amido per realizzare due tonnellate di materiale, dal quale ricavare 600 mattoni indistruttibili.
Una base fatta di questo materiale metterebbe al riparo chi ci vivrebbe da radiazioni, sbalzi termici e impatti di quei piccoli meteoriti che spesso si abbattono su pianeti e satelliti.
Per il momento, tutto è assolutamente teorico e futuribile per lo spazio, ma non è escluso che presto lo Starcrete possa trovare applicazione sulla Terra. A patto di andare sulla Luna e su Marte a prelevare grandi quantitativi di polvere di stelle.
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