“Polvere di guerra”, mostra esperienziale per passare dalle macerie alla pace
04 Maggio 2023 03:15
Polvere di guerra, dalle macerie alla costruzione di pace. Fino al prossimo 14 maggio nel Centro il samaritano della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio è possibile immergersi nei dolori e nelle piaghe causate dai conflitti che minano il mondo grazie a una mostra esperienziale frutto della collaborazione tra Caritas, Amnesty Piacenza, Emergency Piacenza e l’attiva partecipazione degli studenti del liceo artistico Bruno Cassinari e del Centro di formazione Don Orione.
Una mostra suddivisa in 12 installazioni artistiche a cura di Luigi Ferrari animate e rese reali grazie al sapiente utilizzo di suoni, filmati e immagini capaci di trasportare i visitatori in quelle città distrutte dalle guerre. “L’obiettivo è quello di far rivivere sulla pelle delle persone le macerie causate dai conflitti per condurle in una riflessione più ampia sugli strumenti possibili di costruzione quotidiana della pace” spiega Ferrari.
“Attraverso la mostra si affronterà un percorso, una sorta di viaggio, dove a ogni tappa saranno associate esperienze, sensazioni e stimoli uditivi ricreando diverse situazioni che nella realtà vengono affrontate dai civili per salvarsi la vita – il commento di Mariagrazia Porcari, referente Caritas -. I visitatori dovranno anche compiere delle scelte e in base a queste si arriverà a una tappa finale dove li verrà chiesto di lasciare un messaggio di costruzione di pace”. Dell’ultima installazione se ne sono occupati gli studenti del liceo Cassinari. “Un pannello per far interagire le persone dando la possibilità di esprimere le diverse opinioni legate al tema della guerra, dei profughi e del desiderio di pace” le parole della studentessa Maria Chiara Mozzi. La mostra è aperta ai cittadini (dai 12 anni in su) e alle scuole. Necessario prenotarsi attraverso la mail [email protected]. Gli allievi del Don Orione hanno invece preparato un depliant dove le foto in bianconero della Piacenza distrutta dalla Seconda guerra mondiale vengono poste in parallelo a quelle a colori dei giorni nostri, per evidenziare che “in ogni epoca, la pace è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso”.
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