Prima aiutò una ragazza minacciata dal fidanzato, poi la palpeggiò: condannato
05 Giugno 2023 11:14
Vide una ragazza che litigava col fidanzato, il quale aveva assunto un atteggiamento particolarmente aggressivo, e intervenne in sua difesa. Ma accompagnandola a casa abusò di lei mettendole le mani addosso. Il sessantenne piacentino è ora stato condannato per violenza sessuale a due anni e otto mesi di reclusione.
Secondo il pubblico ministero Daniela Di Girolamo la conferma di quanto accadde la notte del 9 luglio 2018 è rappresentata da fatto che durante la colluttazione seguita alle avances sgradite, l’operaio perse il tesserino lavorativo. Documento che la ragazza recuperò e consegnò alla polizia.
Sarebbe bastato già questo a incastrare l’imputato. Il cerchio si chiuse con il racconto della vittima che coincise con quello di un testimone. Entrambi riconobbero nell’imputato l’autore della violenza. Infine, dai controlli fatti sul posto di lavoro, risultò che l’operaio quella sera si trovava nella zona dove avvenne la violenza, dalle parti di piazzale Milano.
La richiesta di pena ha coinciso con la condanna pronunciata dal collegio di giudici presieduto da Stefano Brusati.
L’imputato è un malato terminale e si è presentato in aula in carrozzina.
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