Privatizzazione Croce rossa, allarme di Zurla: “Servizi a rischio”
07 Gennaio 2014 17:34
C’è incertezza sul futuro della Croce Rossa dopo la privatizzazione del comitato territoriale.
“Se non avrò il personale amministrativo perché verrà trasferito a Parma – ha lanciato l’allarme il presidente Renato Zurla – saranno a rischio i servizi. Siamo di fronte a follia pura”. Dopo la riunione di oggi a Bologna regna l’incertezza sul nuovo anno dell’associazione di promozione sociale che ha perso lo status di ente pubblico. I nove dipendenti di ruolo resteranno a Piacenza fino al 31 marzo, dal primo aprile gli amministrativi andranno a Parma mentre il personale tecnico sarà spostato a Bologna. Quattordici i contratti a tempo determinato, stipendiati dal comitato provinciale, sui quali domina l’incertezza. Senza i dipendenti fissi infatti, molti servizi attraverso l’erogazione dei quali veniva garantito lo stipendio ai cosiddetti precari, sono a rischio. L’ambulatorio che eroga ogni giorno una trentina di servizi, ad esempio, usufruisce di due dipendenti a tempo indeterminato che resteranno fino al 31 marzo. E poi? È una delle tante domande che si pongono all’interno dell’organizzazione. Sempre più importante dunque il ruolo dei volontari. Oltre 1.500 le ore di formazione svolte lo scorso anno, quest’anno ne sono previste almeno il doppio. I primi corsi partiranno a Podenzano e Piacenza. Novità assoluta per Piacenza nel 2014 sarà il corso per operatori del sorriso.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE