CRV – Consiglio veneto istituisce i distretti del cibo
25 Luglio 2023 17:13
Con la modifica legislativa approvata oggi all’unanimità il Consiglio regionale del Veneto diversifica e potenzia la strategia territoriale di valorizzazione e promozione della risorsa agroindustriale ed enogastronomica del Veneto. La nuova norma, presentata in aula da Alberto Bozza di Forza Italia, aggiorna quindi una delle prime normative regionali approvate in Italia per la valorizzazione dei distretti agroalimentari e punta a favorirne l’espansione e adeguarne lo sviluppo alle nuove opportunità offerte dal legislatore nazionale e comunitario. “I distretti del cibo costituiscono un nuovo modello di sviluppo, individuato a livello nazionale, per la crescita e il rilancio agroalimentare – ha spiegato il relatore – I distretti del cibo potranno accedere a finanziamenti comunitari ed essere strumento di programmazione territoriale, con valenza anche turistica e ambientale, e quindi maggior capacità di coinvolgimento di soggetti pubblici e privati”. Negli ultimi due anni il numero di distretti del cibo presenti in Italia è triplicato, rispetto ai 65 censiti nel 2021- ha ricordato Bozza – La regione Toscana attualmente ne conta 37, la Campania ne ha 23, la Lombardia 17, mentre il Veneto attualmente ha istituito solo 5 distretti rurali-agroalimentari: “Serve quindi aggiornare lo strumento programmatorio per valorizzare l’eccellenza dei numerosi territori identitari del Veneto ei tanti prodotti tipici della nostra regione”, ha ribadito Bozza.
La legge non si limita a innovare la terminologia di riferimento ma punta a premiare quelle iniziative di sviluppo locale che migliorano interazione e sinergia tra tutti gli operatori della filiera e possono costituire esperienze concrete di economia circolare e di sostenibilità ambientale.
La correlatrice Cristina Guarda (Europa Verde) ha messo l’accento sull’esigenza di rispettare e salvaguardare il territorio e sugli obiettivi di sviluppo della sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare, inclusione sociale e contrasto allo spreco alimentare che i distretti del cibo dovranno avere in Veneto.
Nel frattempo i 5 distretti rurali e agroalimentari già esistenti continuano a operare fintantoché non sarà resa operativa la trasformazione nei nuovi ‘distretti del cibo’.
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