Sul binario 1 lacrime e commozione a 17 anni dalla tragedia del Pendolino

12 Gennaio 2014 11:05

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Questa mattina le lacrime di dolore dei familiari delle vittime del deragliamento del pendolino erano celate dalla fitta nebbia che, come quella domenica di diciassette anni fa, avvolgeva la stazione ferroviaria di Piacenza. È passato tanto tempo da quella tragica domenica e, come ogni anno, Piacenza ricorda. Le autoritá cittadine, militari e religiose, i rappresentanti delle ferrovie dello stato, del sindacato e i familiari delle otto vittime si sono dati appuntamento davanti al monumento presso il binario 1 per non dimenticare e soprattutto per ricordare l’importanza e l’urgenza di migliorare la sicurezza sul lavoro. Al termine della messa, quattro ragazzi nati nel 1997(anno della tragedia) hanno letto alcuni brani commoventi e ricchi di speranza.

Notizia delle 7
Ricorre oggi il 17° anniversario del disastro del Pendolino alla stazione di Piacenza. Il Dopolavoro Ferroviario Piacenza organizza come ogni anno una cerimonia religiosa in memoria delle 8 vittime coinvolte nella strage ferroviaria. Il programma prevede alle 9.30 il ritrovo presso la stele ricordo e la benedizione del monumento (attiguo all’ingresso dell’ex Ferrhotel), alle 10 la celebrazione della messa nella sede del Dopolavoro Ferroviario Piacenza (in piazzale Marconi 32). Al termine gli interventi delle autorità e l’incontro con i familiari delle vittime.

L’incidente si verificò – com’è noto – all’uscita del ponte ferroviario sul Po, il 12 gennaio 1997 alle ore 13.26, quando i Pendolino Etr 460 in servizio sulla tratta Milano-Roma, con 167 passeggeri a bordo deragliò. Nell’imboccare la curva, a circa 400 metri dalla fabbricato che ospita la stazione di Piacenza, la carrozza di testa si ribaltò su un fianco, colpendo poi alcuni pali di sostegno e spezzandosi in due; di quelle successive sei furono trascinate nel deragliamento e solo le ultime due rimasero sul binario. Il bilancio fu molto pesante: morirono i due macchinisti in servizio, due agenti della Polfer, una hostess e tre passeggeri. A bordo del treno si trovava anche il senatore a vita Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica, che uscì illeso dall’incidente.

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