La morte tra scienza e fede. Il libro del sacerdote-medico padre Bernard

29 Agosto 2023 02:00

Curare le anime ma anche i corpi: è un doppio ruolo quello di padre Bernard Jalkh. Dal Libano, suo paese di origine, era arrivato per studiare Medicina e Chirurgia a Bologna grazie a una borsa di studio, “ottenuta per intercessione di Santa Rita, a cui sono devoto” specifica il sacerdote.  

Dopo la laurea aveva iniziato a lavorare come medico, ma vent’anni fa, nella sua vita è arrivata una svolta. L’incontro con due sacerdoti vincenziani piacentini lo ha portato al Collegio Alberoni per seguire la vocazione sacerdotale. Ed è qui che oggi insegna Teologia morale e bioetica. 

Ricerche durate oltre cinque anni lo hanno portato alla pubblicazione del volume “Morte encefalica e dignità della persona. Medicina ed etica a confronto”. Nei primi capitoli vengono definite la morte umana e il criterio neurologico per l’accertamento di essa; la seconda parte riguarda l’analisi critica del concetto di morte encefalica e la sua adeguatezza alla dignità della persona. “Il libro trae origine dai dubbi sulla validità del criterio neurologico della morte celebrale, da parte di scienziati e una parte di filosofi biotecisti, per l’accertamento della morte nei pazienti attaccati al respiratore. L’intento è di offrire servizio a colleghi medici e addetti ai lavori delle argomentazioni per continuare a mantenere il criterio neurologico. Ma è anche dedicato alla gente comune che vuole sapere cosa dice la medicina, la filosofia e la fede sulla morte”. Il volume è disponibile alle librerie Berti e Romagnosi e online. “Questa lunga ricerca ha confermato che scienza e fede camminano in parallelo a servizio della persona umana” ha concluso padre Bernard.

 

IL SERVIZIO DI NICOLETTA MARENGHI

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