“Perle per posta”, versi d’amore e luminose riflessioni dell’anima
31 Agosto 2023 17:14
La poesia è una bussola, una guida che ci permette di orientarci nella complessa foresta delle emozioni.
Ci permette di esplorare mondi sconosciuti, ci connette con la bellezza e la complessità della vita. Ogni poesia è un mare in cui immergersi, lasciandoci guidare dalla potenza delle parole, per riemergere con nuove prospettive e una maggiore comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Nella sua prima raccolta poetica, l’animo sensibile di Caterina Parca si manifesta attraverso versi scelti con cura e intrisi d’amore. Emozioni delicate e profonde si intrecciano come perle preziose, dando vita a un linguaggio universale che risuona nel cuore di chi legge. Queste poesie, in un gesto di profonda cura e condivisione, invitano il lettore a esplorare l’intimità dell’anima per scoprire la propria umanità.
“Perle per posta”, pubblicato per Europa Edizioni, è un’opera profonda e intensa, permeata dalla capacità dell’autrice di osservare non soltanto il mondo circostante, ma anche e soprattutto quello interiore, con uno sguardo acuto e sensibile. Nei trenta componimenti che compongono la breve sillage, l’autrice trova lo strumento ideale attraverso il quale esprimere liberamente le sue emozioni e i sentimenti, condividendo con l’autore un mondo ricco di colori, fatto di sensazioni e suggestioni. L’autrice, docente di materie umanistiche, trasmette nei suoi versi tutto l’amore che la scrittura le suscita. La sua poesia, spesso concentrata e incisiva, talvolta più corposa e quasi narrativa, incornicia il flusso delle sue suggestioni, consentendo al lettore di condiviedere la sua intima espressione artistica.
Caterina Parca sperimenta la combinazione di versi brevi e liberi, utilizzando uno stile semplice e diretto: una scelta lessicale attraverso la quale riesce a trasmettere emozioni e immagini con immediatezza e potenza, offrendo un’esperienza di lettura piena e coinvolgente. La varietà degli argomenti trattati permette al lettore di riconoscere una parte di sé tra i versi, riportando alla memoria le situazioni presentate che risultano simili al suo vissuto. L’autrice esplora le sfumature dell’amore, i ricordi legati al passato, la forza che il femminile porta con sé, il disorientamento che piomba all’improvviso nelle situazioni meno prevedibili. Alcuni componimenti hanno una forte matrice autobiografica, come quelli dedicati ai figli o quelli in cui rievoca le proprie esperienze personali, altri invece hanno un carattere più universale, trattando argomenti che interessano il vissuto di ciascun lettore.
Al centro della poetica dell’autrice emergono l’amore per i figli e la dedizione verso la maternità. Poesie come “L’abbraccio di un bambino fuori scuola” catturano con la dolcezza e la premura che si annidano nel cuore di una madre, affrontando anche le sfide e le imperfezioni del ruolo genitoriale: “E niente al mondo / varrà mai / quest’emozione: / Tu, / che volto il viso / al mi richiamo, / corri verso il cancello / della scuola e gridi: / “mamma!” / e la tua corsa / incerta e / in contro luce / ti porta / a me, / tra le mie braccia. / E mentre / il sole / dall’ultimo orizzonte / fa luce / dei tuoi capelli biondi / tu / piccolo e gioioso, / mi salti al collo, / amore mio”. Questo amore si manifeta in modo tenero e vivido, offrendo una visione onesta e riflessiva della genitorialità, in cui l’autrice sottolinea l’importanza dell’essere presenti e incoraggianti nella vita dei propri figli: anche i momenti apparentemente più semplici, abituali o di poco conto sono preziosi per costruire un rapporto genitori-figli sincero, solido e duraturo.
L’amore, perno attorno al quale ruota l’intera raccolta, si estende a diversi ambiti e legami affettivi. Le poesie di Caterina Parca riflettono anche la nostalgia per la madre, la complessità delle relazioni sentimentali e le esperienze vissute in ambito familiare. L’autrice affronta il tema dell’amore in tutte le sue sfumature, dal ricordo appassionato e tormentato di un partner (Dimmi quello che entrambi sappiamo) alla dedica dolce e malinconica racchiusa in “A mia figlia”.
A rendere particolarmente interessante “Perle per posta” è la capacità di parlare a tutti, di risuonare nell’animo di chiunque legga queste pagine. L’autrice affronta temi universali e situazioni comuni, rendendo ogni poesia una fonte di empatia e comprensione. Non c’è un unico filo conduttore o una uniformità tematica, al contrario: la scelta di disporre i componimenti in ordine sparso rende la raccolta un collage di emozioni, rivelandosi una scelta esatta e affascinante.
Il lessico semplice, ma potente, è un altro degli aspetti che caratterizzano la poetica dell’autrice. Con poche pennellate di parole, Caterina Parca riesce a creare dipinti vividi e colorati, capaci di suscitare emozioni intense. La sua poesia arriva dritta al cuore, in un’esplosione di pensieri e sentimenti dai quali lasciarsi ammaliare. Notevole è anche l’abilità dell’autrice di lasciare spazio all’interpretazione del lettore, non risultando mai didascalica. Nonostante larga parte dei suoi componimenti affondi le radici nel suo vissuto personale, nelle emozioni e nelle esperienze, Caterina Parca riesce a velare di arte e bellezza la realtà degli eventi, non risultando mai troppo esplicita. In questo modo il lettore è libero di appropriarsi delle parole e di farle proprie, interpretandole secondo la propria esperienza e sensibilità.
Sono i sentimenti più struggenti, i quali entrano a far parte della vita di ogni giorno, le muse più riconoscibili della poetica di Caterina Parca: la poetessa esplora il fluire dell’amore attraverso le sfide e le gioie di ogni giorno, dipingendo quadri emotivi toccanti e significativi. In una poesia come “Quel che rimane” le parole sono frammenti di carta stracciata, un odore lontano che vive soltanto nel ricordo, tra esse si insinuano le emozioni e i ricordi e uniscono la sensibilità di chi scrive e di chi legge, creando una conessione profonda e autentica: “Rimane uno spiraglio di luce / che attraversa un’imposta / Rimane il ricordo di un profumo, / capace di confondermi / Rimangono i toni sbiaditi / di colori sgargianti. / Rimane un pensiero, solo / In un angolo / Rimane la vita, che continua / ad andarsene / Tu non ci sei, / E qui non vuole smettere di piovere”.
“Perle per posta” si rivela come un invito a celebrare la bellezza di condividere le emozioni, prima che rimangano chiuse per sempre in un cassetto. Le poesie sono come una carezza che avvolge il lettore, una danza di parole che lo invita a esplorare le profondità dell’anima e a scoprire la propria umanità. La raccolta riflette l’animo artistico dell’autrice, la sua profonda capacità di osservazione e la forte empatia che prova nei confronti del mondo e delle persone. Nostalgia, sensibilità, amore, riflessione e tanto altro: le poesie di Caterina Parca racchiudono, in soli trenta componimenti, tutta la complessità di una riflessione profonda, con stile delicato e coinvolgente. Un viaggio emozionale in cui ognuno può trovare una parte di sé e della sua storia, arricchito da un senso di condivisione autentica e universale.
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