Ironman, Massimo Leonardi e il suo 3° mondiale: “Per la prima volta in Europa”
24 Settembre 2023 04:33
Nel suo studio, tra vecchie fotografie che lo ritraggono su una spiaggia dopo una traversata a nuoto o sulle montagne delle Hawaii al termine di una corsa al tramonto, spicca una medaglia dal laccio variopinto. Non è l’unica a distinguersi, ce ne sono infatti tante altre di tutte le fogge e dimensioni, ma di certo è una delle più speciali. E’ l’ultima collezionata da Massimo Leonardi, avvocato commercialista piacentino – da tanti anni residente a Milano – ma più di ogni altra cosa atleta Ironman, disciplina che ama alla follia e della quale è ritenuto (a ragion veduta) uno dei punti di riferimento a livello nazionale e non solo. Leonardi ha appena fatto ritorno da Nizza, nei giorni scorsi teatro dell’Ironman World Championship, il campionato del mondo di Ironamn (distanza triathlon super lungo caratterizzata da 3,80 chilometri di nuoto, 180 di bicicletta e 42 di corsa) che quest’anno, per la prima volta da quando è nato, ha abbandonato la consueta location di Kona, alle Hawaii, spostandosi in Europa, nel capoluogo della Costa Azzurra. Un’edizione già entrata nella storia e alla quale Leonardi, da “vecchio lupo di mare” di questo sport, non poteva certo mancare. Insieme a lui un altro piacentino, Francesco Gualtieri, giovane ma anch’egli navigato.
“Per tutti noi appassionati – spiega Leonardi – il Mondiale rappresenta la sfida più prestigiosa, oltre che una delle più dure da affrontare. Quello di Nizza è mio terzo campionato del mondo, il primo disputato in Europa, in una location finalmente ‘comoda’ anche per noi europei. E’ stata una gara davvero impegnativa, sia dal punto di vista climatico a causa del gran caldo, sia per via dei percorsi estremamente selettivi. Ho chiuso il mio Mondiale con un crono di 10 ore 43 minuti, prestazione della quale mi ritengo soddisfatto ma non entusiasta, nonostante il 46° posto di categoria (dai 40 ai 44 anni, ndc) su 300 partecipanti e 320° assoluto su 2mila partecipanti totali. Sento già dentro di me gli stimoli giusti per cercare fare ancora meglio la prossima volta”.
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