“Il Sott’aula”, un cold case alla scoperta dei segreti sepolti nel magazzino dell’Università
29 Settembre 2023 19:04
Che si tratti del mobilio di un appartamento o delle strumentazioni di un’attività commerciale o di laboratorio, il trasloco è sempre un’attività per la quale servono più tempo e impegno di quanto si credesse da principio.
Riempire gli scatoloni, imballare gli oggetti fragili, frugare negli angoli più reconditi della struttura per assicurarsi di aver raccolto tutto. Poi, magari dentro una cantina o un magazzino, può capitare di scovare degli oggetti dimenticati, oppure addirittura una traccia dei precedenti inquilini rimasta lì, forse già da trasferimenti più antichi. Capita altrettanto spesso che gli oggetti ritrovati non siano stati abbandonati per caso, ma lasciati indietro per una ragione specifica. Di rado, tuttavia, il contenuto di quegli imballaggi abbandonati provoca sconcerto, come invece avverrà al giovane ricercatore Armando Massari, di fronte a un vecchio sacco delle Poste.
Armando Massari è il protagonista del thriller “Il sott’aula”, pubblicato per il Gruppo Albatros il Filo. L’autore Antonio Micali prende spunto dalla sua esperienza di quasi cinquant’anni presso l’Istituto di Anatomia e Istologia dell’Università di Messina, nel quale attraversa tutte le fasi della carriera, da giovane interno a professore. Il romanzo, un cold case ambientato proprio nello stesso istituto in cui esercita Micali, si sviluppa durante il trasferimento delle attrezzatura nella nuova sede della facoltà. Il compito di Armando sarà di occuparsi della catalogazione e del trasferimento del patrimonio osteologico necessario per le esercitazioni degli studenti.
Le ossa da trasferire erano stipate nel sott’aula, un ampio deposito situato sotto l’Aula Magna nel quale non entrava nessuno da decenni. Polvere, contenitori, strumenti di ricerca in disuso e cianfrusaglie dal dubbio utilizzo: difficile prevedere che cosa sia stato gettato lì dentro negli ultimi decenni. Lo sguardo di Massari si posa su un grosso sacco di iuta, di quelli utilizzati per la corrispondenza. Quando lo apre, al suo interno trova un mucchio di ossa. Niente di strano, nel magazzino della facoltà di Anatomia e Istologia, dopotutto era proprio ciò che avrebbe dovuto catalogare e trasferire, ma c’è qualcosa di strano. Perché si trovano dentro un sacco e non nell’apposito contenitore? E poi, perché sono di quel colore scuro, come se non fossero state trattate con la soluzione di carbonato di calce viva, come generalmente avviene?
Il mistero delle ossa scatena in Armando e nel suo amico e collega Nicola, ai quali presto si aggiunge il tecnico di laboratorio Salvatore, un insaziabile desiderio di scoperta. Mentre il romanzo si snoda tra passato e presente, Armando inizia un’indagine complessa e affascinante per svelare l’origine delle ossa ritrovate e risolvere il mistero che le circonda.
La vicenda inizia come una semplice curiosità scientifica, ma con il passare del tempo si trasforma in un intricato caso di cronaca nera. Micali descrive con grande cura per i dettagli le attrezzature, le ricerche e i procedimenti necessari per far procedere le indagine e non solo, coniugando al meglio l’intrattenimento, il mistero e la divulgazione scientifica. Ogni passo degli studi di Armando e dei suoi amici-collaboratori è accuratamente elaborato e descritto con una precisione capace di attrarre il lettore e trasportarlo nella mente analitica del protagonista.
A rendere ancora più interessanti le indagini sarà l’eccezionale collaborazione tra il gruppo di amici e il Comandante dei RIS di Messina. Per muoversi in via ufficiale, tuttavia, avrebbero dovuto affrontare un lungo iter burocratico che avrebbe senz’altro fatto alzare un polverone, è per questo che la collaborazione avverrà in segreto, lontano da occhi indiscreti. Le fasi di ricerca del nostro gruppo sempre più nutrito variano dalla semplice osservazione al microscopio, alla comparazione dei dati del DNA ai riscontri fotografici. Ogni sviluppo inaspettato è un tassello che si aggiunge per arrivare al risultato sperato, coinvolgendo il lettore in un viaggio affascinante nel mondo della scienza e dell’indagine forense, avvincente e accessibile anche per i non addetti ai lavori.
Non solo indagini, ma anche numerosi momenti goliardici, necessari per bilanciare i momenti di ricerca nei quali bisogna rimanere concentrati per ottenere il proprio risultato. Non mancano scherzi e prese in giro tra i personaggi, arricchiti da un colorito dialetto siciliano e da momenti di grande ilarità.
Un elemento distintivo del romanzo sono i salti tra le epoche in cui si svolge la trama. La narrazione principale si svolge nel decennio tra il 1988 e il 1998, ma anche il periodo tra il 1955 e il 1958 sarà fondamentale per entrare nella mente di certi personaggi che sveleranno, con la propria voce, le cause di ciò su cui stanno indagando i nostri ricercatori. Queste finestre temporali ci portano indietro in un’epoca in cui la tecnologia non era così pervasiva come lo è oggi. Il metodo investigativo utilizzato dai protagnisti, se confrontato con le tecniche moderne, può apparire antiquato, ma proprio per questo ancora più affascinante. È basato su deduzioni, sensazioni e appostamenti, piuttosto che sulla fredda – seppur notevolmente più precisa – tecnologia. Gli unici elementi dei quali dispongono i riceratori sono l’analisi del DNA, che era ancora agli albori, e la scansione di negativi fotografici.
Oltre alla trama coinvolgente, “Il Sott’aula” offre una profonda esplorazione dell’ambiente accademico. Antonio Micali, alla luce della sua lunga esperienza, permette ai suoi lettori di immergersi nelle dinamiche e nelle sfide dell’Università in maniera realistica, credibile. Se da una parte impariamo a conoscere le difficoltà della gavetta per raggiungere la cattedra tanto desiderata, dall’altra scopriamo i giochi di potere, il nepotismo, le scorciatoie che certi individui senza scrupoli sceglieranno di adottare a scapito di chiunque altro. L’opera rivela dunque i pregi e i difetti di un’istituzione il cui scopo dovrebbe essere unicamente educativo e costruttivo, mostrando il suo lato umano e le tensioni che ne permeano l’atmosfera. È la rappresentazione di un mondo in ciu la ricerca scientifica si intreccia con la vita, con risultati a volte drammatici, altre volte straordinari.
Scopriremo soltanto alla fine se la perseveranza di Armando e dei suoi amici sarà ricompensata. L’enigma è complesso, ma forse grazie alla collaborazione e all’intuito dei personaggi sarà possibile rendere a quelle povere ossa la giustizia che meritano. Certo è che la bravura nel condurre gli studi e le ricerche non potrà passare inosservata, anzi: lo stesso Comandante dei RIS dovrà ammettere che senza la loro preparazione e intelligenza forse il caso non sarebbe mai nemmeno stato aperto.
“Il Sott’aula” è un romanzo complesso e coinvolgente, capace di offrire un’esperienza di lettura godibile sia dagli appassionati del thriller che dagli amanti della narrativa più classica, ma non solo: è un ottimo strumento per i giovani studenti che desiderano imparare qualcosa di nuovo, divertendosi. Il lettore sarà catapultato tra i corridoi dell’Università di Messina e diventerà quasi il quarto ricercatore del gruppo di protagonisti, animato dal fervore della ricerca che non lo abbandonerà fino alla risoluzione del caso.
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