A cento anni dalla nascita il circolo culturale di Perino ricorda Enio Concarotti
03 Ottobre 2023 01:05
Nell’occasione del centenario della nascita è stata ricordata nei giorni scorsi nel circolo culturale di Perino la figura di Enio Concarotti giornalista e scrittore piacentino, raffinata penna di Libertà. Ennio aveva attraversato da protagonista il Novecento, partigiano combattente, rimase ferito in quella guerra civile combattuta fra il 1943 e il 1943 nel centro e nord Italia, caduto prigioniero, fu cambiato sempre durante quel conflitto, nel dopoguerra lavorò come giornalista in Sudamerica, tornato a Piacenza ha diretto il settimanale Piacenza Oggi e a lungo ha scritto per Libertà occupandosi di cronaca e di critica d’arte.
Hanno tratteggiato la sua figura e il suo legame con la Valperino il sindaco di Coli Renato Torre, il professor Carlo Dionedi, la figlia Elena Concarotti. L’incontro è proseguito con la presentazione del libro “Saremmo andati a vivere nei Boschi” edizioni Pontegobbo di Stefano Ghigna, che parla Appunto di questa vallata. Il sindaco Torre ha parlato di Concarotti come di una figura poliedrica anche nel campo della scrittura, dove ha prodotto molti libri dedicati a Piacenza a partire dal testo storico “1940 – 45 Dramma di una città” a vari testi letterari fino ad uno degli ultimi suoi lavori, una raccolta di racconti: “Una guerra in casa” alcuni dei quali sono stati menzionati nel corso dell’intervento di Elena Concarotti, il professor Dionedi, amico di Enio e grande estimatore della Valperino ha detto: “Enio faceva della poesia in prosa ma anche questa fa parte della sua originalità e della sua freschezza” ha poi aggiunto il professore: “frequentando Enio nella sua casa, vedendolo nel suo privato, la cosa che mi colpiva di più era l’apparente contraddizione tra la scontrosità dell’uomo, quel suo essere burbero e scostante nell’approccio, con quello scetticismo dei sentimenti così tipico della “piacentinità”, e la raffinata sensibilità, la poetica musicalità che sapeva profondere in ciò che scriveva e in come lo scriveva”. Ha poi presentato il suo libro Stefano Ghigna e infine è stato presentato il lavoro dell’artista Cesare Sartori, intagliatore del legno.
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