Cimitero di San Nicolò, si arriva in Cassazione. Fagioli: “Andrò avanti finché vivrò”

15 Ottobre 2023 03:33

Il contenzioso tra la Prefabbricati San Nicolò in liquidazione e il comune di Rottofreno non si spegne e arriva alla Cassazione. La vicenda era partita fra il 1987 e il 1988, quando l’allora amministrazione di centrosinistra retta da Albano Riboni strinse un accordo verbale con i fratelli Emilio e Nicola Fagioli della “Prefabbricati San Nicolò”: avrebbero ceduto una porzione del loro terreno in via Fornace (dietro il supermercato “Il Gigante”) per l’ampliamento dell’adiacente cimitero in cambio dell’uso di un vicino spazio. L’accordo non fu mai formalizzato, la ditta non usò l’area promessa in cambio, ma nel 1988 il Comune costruì l’ampliamento del cimitero di San Nicolò sui mappali 1.250 e 1.251 che erano di proprietà della società. A ciò si aggiunse, nel 1990, l’occupazione d’urgenza della fognatura pubblica lungo i terreni dei Fagioli per metri quadrati 972, causandone “disvalore”. Chiuso il processo in appello che non soddisfa la Prefabbricati San Nicolò, la società si rivolge ora alla Cassazione. Nel frattempo il Covid si è portato via Nicola Fagioli nel marzo 2021, ma l’88enne fratello Emilio non getta la spugna: “Quel terreno è stato comprato con mille sacrifici ed è ingiusto che il comune se ne sia impossessato senza pagare un corrispettivo. Andrò avanti finché vivrò”.

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