Cure palliative pediatriche: concerto a Verona il 27 a favore della rete veneta
17 Ottobre 2023 14:35
Le note rock delle Orme e dei Pfm daranno voce alla rete veneta delle cure palliative pediatriche e all’impegno di istituzioni, sanitari, volontari, terzo settore nell’offrire serenità e qualità di vita ai bambini affetti da patologie rare e inguaribili e alle loro famiglie. Accade a Verona, in piazza Brà, la sera di venerdì 27 ottobre, con il concerto SmogMagica (dal titolo di un lp di successo delle Orme degli anni ’70) offerto dall’omonimo gruppo musicale e organizzato dall’associazione culturale Quinta Parete. L’iniziativa è stata presentata in Consiglio regionale del Veneto da Alberto Bozza, consigliere regionale veronese di Forza Italia, insieme al presidente di Quinta Parete, Federico Martinelli, a Marco Soave, frontman del complesso musicale ‘SmogMagica’ e ai protagonisti della rete sanitaria e sociale delle cure palliative pediatriche in Veneto. “Venerdì 27 Verona sarà protagonista di prestigiosa iniziativa benefica – ha annunciato Bozza – che coniuga musica e sensibilità sociale, in favore dell’intera rete delle cure palliative pediatriche: si tratta di un progetto che abbraccia bambini, famiglie e sanitari nell’impegnativo percorso di accompagnamento umano, sociale, psicologico e sanitario, e che si avvale della partnership di Regione, Comune e Provincia di Verona, Azienda universitaria integrata di Verona, Ulss 9. E’ un progetto rivolto non solo alla città di Verona, ma a tutti i cittadini del Veneto. Racconteremo con la ‘’leggerezza’ della musica la ‘filiera’ veneta delle cure palliative e il lavoro di squadra che si fa in Veneto per la ricerca e per garantire benessere e serenità a bambini coinvolti da patologie rare, complesse in guaribili e alle loro famiglie”.
L’ingresso all’evento evento sarà ‘ad offerta responsabile’: l’intero ricavato sarà devoluto alla rete veneta per le cure palliative pediatriche. Un modello che ha i suoi punti di forza nell’Hospice pediatrico di Padova, nel reparto di Pediatria dell’Azienda universitaria integrata di Verona, diretto da Giorgio Piacentini, nei servizi di pediatria dell’Uss 9 scaligera e delle altre Ulss venete. Ma tasselli non meno importanti della rete sono i servizi sociali, le associazioni e gli enti del terzo settore, i volontari che – come ha spiegato Erika Rigotti, pediatra dell’Unità operativa dell’Azienda universitaria di Verona – affiancano medici e psicologi nella sfida quotidiana di garantire benessere, serenità e qualità di vita ai più piccoli e alle loro famiglie, anche se alle prese con patologie gravi. Perché le cure palliative – ha spiegato in videoconferenza Franca Benini, artefice del Centro cure per la terapia del dolore e le cure palliative pediatriche, responsabile dell’Hospice pediatrico di Padova e fondatrice del modello veneto di presa in carico dei piccoli malati – “non vanno intese come cure di bambini in stato terminale, ma cure rivolte a garantire qualità di vita anche nell’inguaribilità, a superare l’ospedalizzazione mantenendo i bambini a casa propria, nel proprio ambiente di vita e di affetti. Questo è un obiettivo realizzabile, se tutti insieme lavoriamo per raggiungerlo”.
Alla presentazione dell’evento veronese, sono intervenute, da remoto, anche Maria Chiara Roti, direttrice generale della fondazione internazionale per l’infanzia ‘Ronald McDonald’, attiva in Italia da 25 anni con 9 case o centri di accoglienza e supporto alle famiglie con bambini in cura per gravi patologie, ed Elena Castelli, segretaria generale della fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio Onlus, che dal 1999 opera a sostegno delle terapie del dolore e delle cure palliative pediatriche e a supporto della formazione degli operatori.
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