Laminati Cavanna: con il nuovo impianto che ricicla il solvente si va verso il futuro
03 Novembre 2023 18:00
Un passo in più verso un’attività aziendale sostenibile, verso un futuro più pulito, verso un’idea di impresa che fa bene alla comunità e all’ambiente “a tutto tondo”. Un passo che è una realtà per Laminati Cavanna, storica azienda piacentina fondata dal Sig. Gian Carlo Cavanna nel 1969, e realizza accoppiamenti e laminazioni di film di materiale plastico per il settore dell’imballaggio flessibile destinati al settore alimentare, farmaceutico, cosmetico, tecnico, elettrico ed industriale. Da oggi un’azienda ancora più sostenibile grazie a un nuovo e avanzatissimo impianto che ricicla l’acetato di etile della produzione e permette di riutilizzarlo.
Il progresso degli ultimi anni
Laminati Cavanna dal 2020 è guidata con decisione ed entusiasmo da Anna Paola Cavanna, figlia del fondatore e “cresciuta” in azienda che in questi anni ha dato un deciso impulso sulle tematiche legate a sostenibilità e Csr, impulso tradotto in realtà più e più volte. L’ultima risale allo scorso fine settimana, quando in un clima di festa è stata inaugurata l’ultima novità dello stabilimento, un importantissimo e innovativo impianto per il recupero e il riutilizzo dell’acetato di etile utilizzato nella lavorazione. Un progetto ambizioso e tra i pochi nel territorio piacentino, e che dimostra la lungimiranza della direzione dell’azienda e l’attenzione tanto all’ambiente, quanto a chi in questo territorio ha costruito la propria vita.
Sempre più “green”
«Da anni ci stiamo impegnando per assicurare un miglioramento continuo delle nostre prestazioni – spiega in merito la Presidente – coscienti dell’impatto delle attività produttive sull’ecosistema naturale. Per questo seguiamo un approccio di economia circolare e abbiamo deciso d’investire in questo tipo di tecnologia per poter riutilizzare un componente fondamentale per la nostra produzione di imballaggi flessibili. Ho ritenuto fosse l’investimento giusto al momento giusto, per fare un salto in termini di efficientamento, di minor impatto sull’ambiente e creazione di valore per l’azienda».
Un grande evento
La cerimonia d’inaugurazione, partecipatissima (presenti più di 140 persone), ha visto l’interesse di tanti e importanti attori del settore del packaging, area nella quale Anna Paola Cavanna rappresenta davvero un punto di riferimento imprescindibile, anche a livello nazionale essendo stata Presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio e Fondazione Carta Etica del packaging: «Sono davvero entusiasta – ha riferito la Presidente – oggi abbiamo riunito tutta la filiera del packaging italiano ed europeo: ci sono i rappresentanti delle Associazioni di categoria (Riccardo Cavanna Presidente di Ucima, Enrico Barboglio Direttore di Acimga, Sante Conselvan Vice Presidente di Atif, Italo Vailati Direttore di Giflex), i costruttori di macchinari (Bobst e Rossini), i fornitori di adesivi (Henkel, Coim, Dow, Fasf, Sun Chemical), i giornalisti di settore e i maggiori converter internazionali». Al “taglio del nastro”, oltre al moderatore dell’evento, il giornalista Michele Rancati, hanno preso la parola Filippo Zangrandi (Sindaco di Calendasco), Katia Tarasconi (Sindaco di Piacenza), Lodovico Mazzone (Banca Di Piacenza), Giacomo Ponginibbi (Presidente di Confapi Industria Piacenza), Angelo Manfredini (Direttore dell’Università Cattolica di Piacenza), Massimo Ratti (Vice Presidente di Federmanager Piacenza). Alla cerimonia erano presenti anche Claudia Ferrari, Sindaca di Sarmato e in rappresentanza della Provincia di Piacenza, e Filippo Cella, Vice Presidente vicario della Camera di commercio dell’Emilia.
Investire sul territorio
Anche il Sindaco di Piacenza Katia Tarasconi ha voluto essere presente: «È doveroso fare i complimenti all’azienda che ha fatto un investimento molto importante e che darà beneficio a tutti i cittadini, perché quando si parla di economia circolare tutto il territorio ne beneficia». E dato che la sede dell’azienda sorge a Calendasco, non poteva mancare il sindaco Filippo Zangrandi: «Oggi stare al passo coi tempi significa impegnarsi per dare un contributo nella transizione ecologica, ed è quello che è avvenuto qui. Continuiamo a lavorare insieme alle imprese del nostro territorio per raggiungere la neutralità carbonica».
Soddisfazione ed entusiasmo
Ha commentato Ivan Lucev, Responsabile di produzione: «Dopo aver preso a stretto giro due accoppiatrici Nordmeccanica solventless e una Bobst a solvente, Laminati Cavanna ha deciso d’investire nell’impianto di recupero solvente affidandosi a DEC Impianti, una scelta fortemente voluta da tutta la direzione». La chiusura è stata affidata a Carlo Fornaroli, Direttore Generale dell’azienda, che ha sottolineato ancora una volta il significato profondo di questa scelta: «In questi 5 mesi di cantiere, con lavorazioni impegnative e complesse, non vi sono stati infortuni e incidenti: questo non è frutto di casualità o fortuna, ma di una corretta selezione dei fornitori e dell’armonia sul cantiere. Ogni giorno affrontiamo le sfide dell’innovazione con determinazione e coraggio; non ci sarebbe crescita, non ci sarebbe benessere, non ci sarebbe una società in grado di funzionare se mancassero imprenditori con questa propensione al cambiamento».
I ringraziamenti di Anna Paola Cavanna
È stata una giornata emozionante per lo staff di Laminati Cavanna, e in primis per la presidente Anna Paola, che ha tenuto a ringraziare con calore tutti coloro che hanno partecipato al raggiungimento di questo importante traguardo.
«Ringrazio i fornitori, in primis Dec Impianti che ha progettato l’impianto di recupero, l’azienda Toini e DECA che hanno effettuato il montaggio, Zanangeli S.r.l. che ha realizzato tutta la parte edile, Ferroli che si è occupata della nuova centrale termica, SB Elettrica che ha realizzato la nuova centrale elettrica e la Ditta Cenci che ha fornito la linea dell’aria e dell’azoto, IRMA GRU per le movimentazioni. Ringrazio tutti i progettisti che hanno collaborato, il Geometra Betti, l’Ing. Calza e l’ing. Belloni per la parte strutturale, l’Ing. Estorelli, Oldani, Vissa e Fazzari di Dec Impianti, l’Ing. Porta per la realizzazione software, l’Ing. Corradi per la linea Gas, l’Ing. Coldani per la parte elettrica, l’Ing. Freato per la progettazione della linea dell’olio diatermico. Ringrazio gli enti territoriali, la Banca di Piacenza che ha finanziato questo investimento, e tutti coloro che hanno mostrato interesse e hanno dato la disponibilità ad aiutare Laminati Cavanna nel percorso di approvazione e realizzazione dell’impianto. Ringrazio i nostri collaboratori che hanno dimostrato grande interesse e disponibilità, in primis il Dott. Carlo Fornaroli come Responsabile del progetto per aver gestito in modo impeccabile tutto il progetto durante le fasi di configurazione, di cantiere e di supervisione dell’impianto, e i manutentori Fiorenzo Ghelfi e Paolo Scotti».
Le priorità sono decarbonizzazione ed economia circolare
Il grande impianto che oggi permetterà a Laminati Cavanna di attestarsi ufficialmente tra le aziende più green del territorio sostituisce il vecchio ossidatore: nei fatti questo sistema non solo cattura e tratta le emissioni di COV, ma recupera anche l’acetato di etile necessario durante i processi di lavorazione in modo efficiente, consentendo all’azienda di riutilizzare i materiali nel processo produttivo, che diventa così a ciclo chiuso.
Si tratta di un duplice vantaggio: da una parte la riduzione degli sprechi e il contenimento dei costi operativi, dall’altra (il vero motore di questa scelta) un impatto praticamente nullo sull’ambiente circostante, nel pieno e concreto rispetto del concetto di “economia circolare”.
Uno dei grandi “grazie” pronunciati da Anna Paola Cavanna durante la cerimonia di inaugurazione è stato rivolto a Dec Impianti, nella persona del CEO Andrea Formigoni. Dec Impianti è l’azienda che lo ha progettato e costruito, adattandolo e personalizzandolo secondo le esigenze di Laminati Cavanna.
Illustra Formigoni: «I sistemi DEC.SRU™ riducono l’impatto ambientale delle emissioni industriali, migliorando la qualità dell’aria e la salute pubblica nelle comunità circostanti. I risultati relativi alla decarbonizzazione ottenuti con questi sistemi sono significativi: un sistema DEC.SRU™ di medie dimensioni può ridurre le emissioni di COV di circa 2.000 tonnellate all’anno. Questo equivale a rimuovere dall’atmosfera circa 14.000 tonnellate di CO2 (rispetto all’ossidazione termica), equivalente all’emissione di oltre 3.000 autovetture».
Fotoservizio di Simone Baldrighi
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