Presentato il libro ‘Ignoto Militi’, una collazione di undici storie, scritte da donne
24 Ottobre 2023 14:53
È stato presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, il libro ‘Ignoto Militi, Le donne raccontano il Figlio d’Italia’, a cura di Cristina Di Giorgi e Bianca Penna, Idrovolante Edizioni, alla presenza del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Razzolini, che ha fortemente voluto e promosso l’iniziativa, dell’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, co- autrice, e di Isabella Rauti, senatore della Repubblica, sottosegretario alla Difesa, co-autrice. Presenti, inoltre, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali e ha sottolineato “la necessità di costruire la pace ricordando gli orrori della guerra e rinnovando la memoria, anche con iniziative come questa, a cui va tutto il mio plauso, della vita disumana condotta dai militari in trincea, durante la Grande Guerra, ma anche delle immani sofferenze e angosce patite dai cittadini, in particolare da donne e bambini, in Italia e, soprattutto, nel nostro Veneto, duramente colpito in quanto a pochi passi dal fronte. Le nostre città conobbero per la prima volta il pericolo dei bombardamenti aerei, con Venezia che fu la prima a essere colpita e che subì quarantadue incursioni. Mai come allora la Grande Guerra si intrecciò con la storia comune di uomini e donne”.
Roberto Ciambetti ha insistito sull’”importanza di esercitare la memoria, anche grazie al libro che presentiamo oggi, un volume che parla della nostra storia, del nostro passato, per poter riflettere sul presente che stiamo vivendo, sui drammatici accadimenti odierni, per costruire un futuro di pace. Auspico, pertanto, che il prossimo 3 novembre possiamo ricordare, tutti assieme, l’Armistizio sancito a Villa Giusti, vicino a Padova, nel 1918, e a osservare, con l’Europa, due minuti di silenzio l’11 novembre, alle ore 11 quando, nel 1918, finì ufficialmente la Prima Guerra Mondiale, con la firma, da parte della Germania, dell’armistizio”.
Tommaso Razzolini ha ricordato che “come Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, già a dicembre 2020 abbiamo presentato un ordine del giorno per incentivare la conoscenza della figura del Milite Ignoto, promuovendo specifiche iniziative nelle scuole e appoggiando l’impegno di ANCI. Oggi, con questa presentazione, qui a palazzo Ferro Fini, alla vigilia dei festeggiamenti del 4 Novembre, giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, proseguiamo nel nostro impegno di mantenere viva la memoria di tutte quelle persone che hanno sacrificato la propria vita per difendere la Patria: un impegno che vale anche oggi e che per noi è fondamentale. Il libro è stato scritto da donne che, a suo tempo, furono madri e mogli dei tanti soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale: undici storie come furono undici i luoghi da cui provennero le salme tra le quali ricadde la scelta di Maria Bergamas per individuare il Milite Ignoto che sarebbe stato sepolto all’Altare della Patria, a Roma”.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha anche osservato come “l’85% dei Comuni veneti ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e il nostro sforzo sarà quello di migliorare ancora questa pur lusinghiera percentuale, di modo che quel soldato di nessuno possa diventare il soldato di tutti”.
L’assessore Elena Donazzan ha evidenziato l’importanza di non dare per scontato un valore fondamentale come quello rappresentato dalla nostra identità, che non è un fatto del passato, ma tradizione, intesa come trasmissione di valori, che dal passato devono essere rinnovati nel presente per costruire assieme il futuro. Siamo l’identità delle nostre storie, delle azioni che compiamo. Per noi è importante rinnovare il legame tra storia e comunità, tra passato, presente e futuro. È fondamentale ricordare le tante storie familiari, che poi hanno generato l’identità, e quelle delle tante regioni d’Italia che qui in Veneto hanno costruito l’unità nazionale. È doveroso non dare per scontata la nostra identità, soprattutto alla luce del momento storico che stiamo vivendo, con frequenti attacchi alla nostra cultura e alle nostre tradizioni. Abbiamo il dovere di conoscere la storia nazionale, la sua importanza qui in Veneto perché, quando non si ha conoscenza, si è molto più fragili. La forza di un popolo è quella di costruire la propria identità a partire dalla tradizione”.
L’assessore ha quindi spiegato che il libro “si compone di undici racconti, più tre parti metastoriche, scritti da donne, come undici furono le salme di soldati irriconoscibili, rinvenute nei cimiteri militari o nei campi di battaglia dei luoghi in cui gli scontri furono più atroci, durante la Grande Guerra, tra le quali cadde la scelta fatta da Maria Bergamas che individuò il Milite Ignoto che avrebbe dovuto essere sepolto al Vittoriano, a Roma. Il mio contributo, quello della mia famiglia, è un racconto ambientato sul Grappa. Si tratta di storie di fantasia, ma assolutamente rispettose della verità storica. Isabella Rauti ha saputo, con grande maestria, leggere la nostra storia, senza ideologie, trovando elementi di condivisione. Nel Milite Ignoto, in un soldato senza nome, va riconosciuto il senso di appartenenza di tutti. Il libro è un affresco corale, un racconto della Grande Guerra e del sacrificio di chi ha combattuto, con valore, per la nostra Patria”.
Isabella Rauti, senatore della Repubblica e sottosegretario alla Difesa, ha curato la prefazione del libro, “undici storie individuali ma in realtà corali: è questo lo scopo del libro. Undici racconti al femminile, di cui ho tessuto l’ordito. C’è un unico filo conduttore: l’amore ideale per la Patria, che rappresenta un valore eterno e metastorico. È importante tenere assieme i pezzi della memoria, ricordare assieme la storia della Patria per conservare e difendere la nostra identità. La memoria è viva, dinamica: siamo chiamati a ereditare i valori del nostro passato e a dimostrarci degni di questa eredità, con le azioni che compiamo ogni giorno a difesa della Patria e dell’interesse nazionale. Il libro è un omaggio a chi ha combattuto e si è sacrificato per la Patria, al di là del perimetro storico, e in particolare a Maria Bergamas, la mamma d’Italia, di tutti i figli, di tutti quei soldati morti senza nome, senza passare alla storia, per la Patria. E il concetto di Patria esprime una realtà ideale, per la quale vale sempre la pena battersi, ieri, oggi e domani. Patria è Nazione, che rappresenta l’identità di un popolo”.
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