Sciopero ad Amazon, ma la multinazionale replica: “A Castello 1.700 posti di lavoro”
21 Novembre 2023 17:04
Le lavoratrici e i lavoratori Amazon di 30 paesi nel mondo torneranno a scioperare per il quarto anno consecutivo il 24 novembre per chiedere al colosso dell’e-commerce non solo una retribuzione più equa e dignitosa, ma anche un impegno preciso per ridurre il proprio impatto ambientale e per pagare per intero le tasse che deve nei paesi in cui opera. Uno sciopero che interesserà anche il sito di Castel San Giovanni dopo la dichiarazione di sciopero presentata da Cgil, Cisl, Uil.
“La data del 24 novembre non è scelta a caso, trattandosi dell’ormai tradizionale Black Friday, giornata chiave per le aziende commerciali e per Amazon, che sulle offerte lanciate proprio in questa giornata punta incassi sempre più consistenti” – spiegano i confederali. La campagna di mobilitazione globale ha preso il nome di “Make Amazon Pay” (tradotto con “Amazon deve pagare”) inteso come debito che la multinazionale ha nei confronti dei propri dipendenti, della società, del pianeta. “Amazon prende troppo – si legge nel sito del movimento cui aderiscono centinaia di associazioni – e restituisce troppo poco. È il momento di far sì che Amazon paghi!”
“Anche in Italia il sistema Amazon è chiamato a incrociare le braccia, in tutti i magazzini dislocati sul territorio nazionale e in particolar modo in quello di Castel San Giovanni dove, dall’inizio di ottobre, da quasi due mesi, è in atto una mobilitazione che ha già portato i dipendenti ad effettuare ben tre giornate di sciopero l’11 e il 17 ottobre e il 7 novembre” – si legge nella nota dei sindacati. Le rivendicazioni chiare: un incremento di retribuzione inaccettabile a fronte dell’andamento economico di Amazon; l’assenza di forme di welfare e il mancato aumento dell’importo del buono pasto, la mancanza di attenzione alle problematiche di salute e sicurezza; il continuo ricorso a contestazioni disciplinari per futili motivi. Una delegazione di lavoratori dell’hub piacentino parteciperà, sotto le insegne di Filcams Cgil, al presidio internazionale promosso da Uni Global Union a Coventry, sempre nella giornata chiave del Black Friday presso una delle più rappresentative sedi di Amazon”.
REPLICA DI AMAZON
“Siamo in disaccordo con le posizioni espresse dalla campagna “Make Amazon Pay”. Amazon ha creato milioni di buoni posti di lavoro e ha contribuito a creare e sostenere centinaia di migliaia di piccole imprese in tutto il mondo – si legge nella nota – offriamo retribuzioni e benefit competitivi ai nostri dipendenti, con eccellenti opportunità di carriera e garantiamo a tutti un ambiente di lavoro moderno e sicuro. Continuiamo a investire nei Paesi e nelle comunità in cui operiamo e siamo orgogliosi di essere l’azienda che acquista più energia rinnovabile al mondo. Questo fa parte del nostro obiettivo di raggiungere un livello di emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2040, con miliardi già investiti nella riduzione degli imballaggi, nell’energia pulita e nei veicoli elettrici. Cogliamo inoltre l’occasione per ribadire che dal suo insediamento in Italia Amazon ha investito 16,9 miliardi di euro in Italia e ha creato 18mila posti di lavoro a tempo indeterminato, di cui circa 1.700 solo Castel San Giovanni. Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato che l’azienda continua a creare, Amazon supporta imprenditori e chiunque intenda avviare un’attività in proprio, digitalizzare un’attività già esistente, oppure espandere il proprio business attraverso vari programmi: utilizzando il marketplace per la vendita o affidandosi alla rete di distribuzione di Amazon per lo stoccaggio e la consegna dei prodotti con la logistica di Amazon”.
“Per quanto riguarda nello specifico il sito di Castel San Giovanni, ci preme sottolineare che rivediamo regolarmente le retribuzioni attraverso un processo ben consolidato. La retribuzione di ingresso prevista dal CCNL Commercio è pari a 1.655,98euro. Sulla base di una procedura interna di revisione annuale degli stipendi, a partire dal 1º ottobre 2023, la retribuzione di ingresso a Castel San Giovanni è stata portata a 1.765€, cioè circa il 7% in più rispetto a quanto previsto dal CCNL. Ad aprile il CCNL commercio prevedeva un incremento delle retribuzioni: anziché assorbirlo, poiché i nostri stipendi sono già ampiamente superiori rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, abbiamo deciso di rilanciare con un ulteriore aumento. Queste revisioni annuali degli stipendi ci permettono di garantire e mantenere una equità di trattamento salariale in tutto il network. Per chiudere, abbiamo una politica di totale trasparenza: i nostri magazzini sono aperti al pubblico, grazie al nostro programma di visite https://amazontours.com/it/, proprio per dar modo a chiunque di scoprire le persone, la tecnologia e i processi che ci aiutano a preparare gli ordini dei clienti”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE