Pc Expo, il gettone più caro spiazza l’aula. Centrodestra: “Altri 2mila euro a Cavalli”
04 Dicembre 2023 17:06
Aumenta di duemila euro il compenso lordo del presidente di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli. A incalzare su questo punto è stato il centrodestra nel consiglio comunale di oggi, in particolare gli esponenti di opposizione Jonathan Papamarenghi e Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi): “Il presidente dell’ente fiera ha ricevuto 20mila euro nel 2022, ma la nuova delibera dell’assemblea di Piacenza Expo, trasmessa alla Corte dei conti, propone un compenso di 22mila euro. L’incremento, dunque, è di duemila euro per Cavalli, a cui si aggiungono quattromila euro totali per i due nuovi componenti del Cda”.
In un primo momento il sindaco Katia Tarasconi ha scosso la testa per negare l’aumento (“Impossibile” ha detto fuori microfono), ma il vicesindaco Marco Perini ha confermato: “In fase di approvazione del nuovo Cda, nel limite di quanto consentito, si è effettivamente incrementato di circa duemila euro lordi il compenso del presidente di Piacenza Expo. Mi assumo la responsabilità di non aver comunicato correttamente l’informazione al sindaco”.
Patrizia Barbieri, capogruppo della civica di centrodestra, ha osservato che “non ci sono particolari meriti per questo riconoscimento economico ed è paradossale che il sindaco non ne sia stato messo a conoscenza”. Disappunto anche da parte di Stefano Cugini (ApP): “È inammissibile che il presidente abbia scelto di ritoccare la propria retribuzione”. E dai banchi della maggioranza, Gianluca Ceccarelli (Pc Oltre) ha espresso alcune titubanze: “Dai risultati di Piacenza Expo, non mi pare che l’aumento del gettone del presidente sia giustificato”. Filiberto Putzu (Liberali) ha obiettato: “Il rialzo è risibile, si tratta di circa 150 euro al mese”.
DIBATTITO SUI FASTI – Il dibattito nel consiglio comunale ha toccato anche l’evento “I Fasti di Elisabetta Farnese – Ritratto di una Regina” inaugurato a palazzo Farnese nei giorni scorsi. “La mostra è perdente in partenza e i numeri iniziali lo dimostrano, a fronte di un costo pubblico eccessivo. C’è un errore esclusivamente politico, ovvero la scelta di mantenere la direzione scientifica direttamente in capo al Comune, solo per gratificare qualcuno, senza rivolgersi a un soggetto esterno qualificato” è stato il duro affondo di Jonathan Papamarenghi (civica Barbieri-Liberi), ex assessore alla cultura, contro l’iniziativa con protagonista il nucleo di tele realizzato nella prima metà del Settecento dal pittore di corte Ilario Mercanti, detto lo Spolverini (Parma 1657 – Piacenza 1734). Per la prima volta sei dipinti sono stati esposti nella nostra città grazie alla concessione in prestito per quattro mesi dalla Reggia di Caserta e dal Municipio di Parma. Papamarenghi ha fatto notare anche, a detta sua, la “stampella” del centrodestra nazionale al Pd piacentino: “Il sottosegretario alla cultura Sgarbi è intervenuto per cercare di lodare l’iniziativa di palazzo Farnese. Non è la prima volta che la destra romana tenta di togliere le castagne dal fuoco dell’amministrazione Tarasconi”.
La mostra è stata invece elogiata da Tiziana Albasi (Pd): “L’assessore Fiazza è riuscito in un’impresa tentata dal 1990, cioè riunire queste opere a palazzo Farnese. Anche così Piacenza è riconosciuta come una capitale della cultura”.
ZAKI IN COMUNE, SÌ O NO? – Non solo la mostra al Farnese. A far discutere è stato anche l’arrivo di Patrick Zaki a Piacenza, previsto per lunedì 11 dicembre, che agita il centrosinistra. Se alcune componenti della coalizione di governo sarebbero pronte a concedere di buon grado all’attivista egiziano una passerella istituzionale in Comune, altre – tra cui Katia Tarasconi – non sarebbero d’accordo o comunque non sarebbero affatto convinte che sia una buona idea. Perciò Cugini ha incalzato proprio il sindaco: “Zaki va accolto per ciò che rappresenta, cioè un monito a tutti i Paesi dove la democrazia non è garantita, nonché uno stimolo alla ricerca della verità su Giulio Regeni”.
Secondo Luca Zandonella (Lega) “si tratta dell’ennesima partita gestita male, non si può apprendere dai giornali che Zaki potrebbe essere invitato in consiglio comunale, senza il nostro coinvolgimento da parte della presidente Gazzolo”. Invece Barbieri ha detto di aver “apprezzato l’equilibrio del sindaco Tarasconi” e ha rilevato che l’attivista egiziano sia “una figura politicizzata”. Sul caso è intervenuto poi Trespidi: “L’Egitto non ha un governo democratico, in qualsiasi altro Paese democratico Zaki non sarebbe stato arrestato e torturato. Ma dopo la sua liberazione non ne ha indovinata una. Se il sindaco ha definito Zaki un soggetto divisivo, ha fatto bene perché rappresenta tutta la collettività, e non solo una parte politica”. Anche Andrea Fossati, capogruppo del Pd, ha preso la parola sul caso Zaki: “Non c’è dubbio, questa figura merita rispetto per ciò che ha passato nel carcere di un Paese che di fatto è un regime. Ci sono state poi scelte che lo hanno portato a essere divisivo politicamente, come quella di non incontrare la presidente del consiglio Meloni. Il sindaco ha assunto una decisione da amministratore, ma per me e per il gruppo sarà un onore poterlo accogliere nelle forme più idonee”.
DECORO URBANO E SICUREZZA – Gloria Zanardi (Fratelli d’Italia) ha segnalato che “nel sottopasso di via dei Pisoni c’è una pavimentazione pericolosa e troppa sporcizia”. Barbara Mazza ha chiesto di “intervenire sulla manutenzione di via del Pontiere”.
“PIÙ CONTROLLO SULLE FARMACIE” – Nell’ambito dell’analisi dell’assetto complessivo delle partecipazioni societarie, Ceccarelli ha esortato a “intraprendere un percorso per garantire un maggiore controllo operativo dell’ente pubblico sulle farmacie comunali, di cui Palazzo Mercanti detiene il 51 per cento delle quote, in vista della scadenza dei patti parasociali prevista nel gennaio 2027”, che attualmente conferiscono il potere gestionale all’azionista privato che detiene il 49 per cento, perché oggi si rischia di “non garantire la funzione sociale del servizio”. Trespidi ha ammonito il centrosinistra: “La paternità dei patti parasociali appartiene all’ex giunta Reggi”. Il vicesindaco Perini ha però ricordato che “l’assemblea delle farmacie comunali, cioè il principale vertice societario, è controllata dal Comune”.
PUTZU: “I DIPENDENTI NON MI SALUTANO” – Putzu si è rivolto alla giunta Tarasconi per una questione – a detta sua – di educazione: “I dipendenti comunali non mi salutano quando li incontro, servirebbe una nota scritta per esortarli a essere cortesi con i cittadini”.
La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Graziano Celli, ex consigliere comunale dal 1994 al 1998 con la casacca dei Democratici di sinistra nelle file della maggioranza, poi all’opposizione nei quattro anni della giunta Guidotti (centrodestra), per tornare in maggioranza dal 2002 con il sindaco Roberto Reggi sui banchi del Pd, scomparso nei giorni scorsi all’età di 82 anni.
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