“Animateria”, i giovani alla prova del teatro. Venerdì andranno in scena sei corti
06 Dicembre 2023 11:27
Giovani animatori e animatrici del teatro di figura alla prova del palcoscenico. Venerdì 8 dicembre al Teatro Gioia di Piacenza alle ore 15, con replica alle ore 19, vanno in scena sei corti teatrali della durata di circa 20 minuti l’uno realizzati dagli allievi del Corso di formazione professionale “Animateria” per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi, analogici e digitali, del teatro di figura. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria per la capienza limitata (per informazioni e prenotazioni tel. 0523315578, [email protected] dal martedì al venerdì ore 10-16)
Si avvia così alle battute finali la quarta edizione del corso di alta formazione di cui è capofila Teatro Gioco Vita, approvato con delibera della giunta regionale e cofinanziato con risorse del Fondo sociale europeo e della Regione Emilia-Romagna. Un progetto realizzato dal centro di produzione teatrale piacentino, ente di formazione professionale accreditato dalla Regione, insieme a Teatro del Drago e Fondazione Simonini.
Sono 16 i partecipanti ammessi, 800 ore di offerta formativa nel 2023, di cui 620 di lezioni/laboratori da aprile a ottobre a Piacenza e 180 di project work tra settembre e dicembre. E proprio da questi project work sono nati i 6 corti teatrali che saranno presentati al Teatro Gioia. Esempi di pratica del teatro di figura in tutte le sue forme, dimostrazione delle straordinarie possibilità di sperimentazione scenica e drammaturgica di questo linguaggio. La direzione pedagogica di “Animateria” 2023 è di Fabrizio Montecchi; tutor Anna Adorno. Il corso ha il patrocinio di Unima Italia (Unione Internazionale della Marionetta e, come tutte le attività di formazione teatrale di Teatro Gioco Vita, si avvale della collaborazione di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Fondazione Teatri di Piacenza.
I sei corti teatrali sono “Malacarne” realizzato da Matteo Amoruso, Noemi Giannico ed Eleonora Mina; “Phantasma” di Laura Castellucci e Alice Giroldini; “Spoglie” di Eleonora Bracci, Adele Cammarata, Alessia Dinoi, Matteo Nifosi (gruppo Fondo Perduto); “Hijos del rigor / Una ferita aperta” a cura di Mariela Petta; “Lanciare piume al vento” di Nadia Addis, Viviana Dorsi e Pierre Jacquemin (Compagnia del Mignolo); infine “Far del mare un velo” a cura di Giada Fuccelli, Irasema Jimenez, Alice Robbi.
Il percorso di “Animateria” è stato strutturato in 4 moduli: “L’anima delle figure”, formazione base sul lavoro dell’interprete-creatore del teatro di figura che spazia dalle pratiche fondamentali dell’animazione, dal corpo alla voce, dal disegno alla costruzione, fino alla scrittura di un testo e alla sua messa in scena; “La materia delle figure”, laboratori pratici su alcuni dei linguaggi fondamentali del teatro di figura come ombre, oggetti, fantocci animati con varie tecniche, fantocci a guanto come i burattini o le guarattelle, maschere e animazione digitale; “Fare teatro di figura”, laboratori teorico-pratici e lezioni teoriche frontali con esperti, studiosi e artisti del settore; infine “Piccoli studi”, dedicato alla concezione, realizzazione e messa in scena, individuale o di gruppo, di un piccolo spettacolo.
Quest’anno “Animateria” – dopo il successo delle prime tre edizioni con 180 candidati provenienti da tutta Italia e residenti o domiciliati in regione Emilia Romagna, 48 selezionati con una età media di 28 anni, più di 40 i docenti e artisti complessivamente coinvolti – ha visto un aumento dell’offerta formativa che è passata da 650 a 800 ore.
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