Giornata della Memoria, i deportati: “Abbiamo portato a casa le ossa”
27 Gennaio 2014 11:55
“Ha sentito suonare la tromba e si è messo subito sull’attenti” a parlare è la sorella di uno dei deportati nei lager nazisti che questa mattina in Prefettura ha ricevuto una medaglia al valore. Sono passati decenni eppure il ricordo è ancora nitido: “Eravamo in 4 nascosti in un buco sulla pietra Parcellara ma ci hanno trovati”; “Ci facevano lavorare dalle 6 del mattino alle 6 di sera e da mangiare quasi niente”; “Non ho mai provato a scappare perché ho visto cosa è successo a quelli che lo hanno fatto”; “Non pensavo di riuscire a tornare a casa”. Hanno più di 90 anni e oggi sono seduti sulle poltrone d’onore della Prefettura. Sono loro i protagonisti della giornata della Memoria per gli anni tremendi che hanno vissuto internati nei campi di concentramento nazisti dove la loro dignità è stata cancellata da numeri impressi sulla pelle, pigiami a righe e sforzi disumani. Non si sono mai arresi ed è per questo che le istituzioni li hanno voluti premiare con una medaglia. Alla domanda: “È contento?” rispondono: “Eh sì, sono contento…è meritata…” . I premiati sono: Dino Covati, Bruno Marchesi, Severino Massari, Francesco Merli e Secondo Viciguerra e i familiari di Donnino Bersanelli, Giovanni Antonio Cuccuru, Cirillo Leccacorvi, Secondo Ragazzi e Luigi Roveda.
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