La memoria di Roberto Tonelli rivivrà grazie ai figli. I suoi oggetti ad Emergency

15 Dicembre 2023 04:47

 

I fortunati, non pochi che negli anni hanno varcato il portone del civico 65 di via Garibaldi, salendo la scala un po’ buia sulla destra, lo sanno. Tutti loro, sanno bene che lo studio dell’incisore Roberto Tonelli, scomparso qualche mese fa, non è mai stato solo un’officina o uno spazio di produzione, ma anche e più di ogni altra cosa, un luogo di incontro e di discussione. Uno spazio dove gli amici (per Tonelli i “clienti” alla fine lo erano sempre almeno un pò) lo andavano a trovare, dove si poteva curiosare tra sue produzioni estemporanee o oggetti strani o misteriosi da lui raccolti, fra i tanti oggetti che possedeva, si poteva scorgere un telefono di quelli del tempo che fu, un libro dedicato all’editore-tipografo Pennaroli di Fiorenzuola, le garze che servivano a Tonelli nel suo lavoro, un po’ di gabbie da uccellini e qualche foto vecchia, il gioco dell’oca e poi le sue incisioni, una più bella dell’altra. Molti di quelli che nello studio sono capitati, si sentono legati e affezionati a quel luogo e hanno chiesto alla famiglia di Tonelli di poterlo vedere un’ultima volta prima della sua chiusura.

Da qui è nata l’idea di Lorenzo e Tomaso, i figli di Tonelli, di aprire lo studio per due giorni organizzando una specie di “mostra non mostra” promessa che aveva fatto molte volte anche loro padre: gli oggetti verranno ceduti a offerta e il ricavato verrà devoluto alle attività di Emergency. L’appuntamento è prefissato per domani, sabato 16, e domenica 17 dalle 15 alle 19 nello studio di corso Garibaldi 65.

“Per noi questa fase si è trasformata in un viaggio, un rilievo archeologico, tra decine di oggetti da lui creati o da lui incontrati che vorremmo poter conservare ma per i quali non abbiamo spazio – spiegano i figli – abbiamo quindi pensato di proporre un ultimo appuntamento in suo ricordo in un luogo per lui così importante, ma di farlo nel suo stile”.

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