In consiglio ok al bilancio. Uscita dall’aula di App e tensioni nel centrodestra
22 Dicembre 2023 10:34
Via libera ieri sera in consiglio comunale, poco prima della mezzanotte, al bilancio preventivo e al Dup 2024-26, documento contabile e strategico varato dall’amministrazione Tarasconi con 20 voti a favore, sette contrari e un astenuto. Alla fine il quinto round si dunque è rivelato quello decisivo, dopo la “maratona” per l’approvazione della manovra che traduce in azione le linee di mandato del centrosinistra per i prossimi tre anni. Il combinato disposto dell’assenza (per seri motivi personali) del leghista Luca Zandonella e dell’uscita di scena in polemica del gruppo di Alternativa per Piacenza ha reso più svelte le operazioni, consentendo alla giunta Tarasconi di affrontare senza troppi patemi una discussione che non ha poi più deragliato dai binari della normale dialettica tra le parti.
Inizio shock a parte, per l’appunto, quando Stefano Cugini e Luigi Rabuffi (ApP) hanno presentato una mozione d’ordine per chiedere di metter fine ad un “votificio indegno”, l’esame degli atti e la motivata risposta da parte dell’assessore competente, pena “il ritiro di tutti gli emendamenti e l’uscita di scena” con annessa rinuncia al gettone di presenza. Contestazione di ApP a parte, la seduta è poi filata via liscia, in modo nemmeno lontanamente paragonabile all’ultima di martedì, per larghi tratti caratterizzata da atteggiamenti ostruzionistici. Protagonista, allora, era stata in particolare la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi, richiamata poi all’ordine anche dalla collega di emiciclo Patrizia Barbieri, che la aveva invitata al rispetto degli accordi presi nella capigruppo. Ci si poteva legittimamente aspettare, ieri, dunque, anche un regolamento di conti interno al centrodestra. E così in effetti è parso quando Soresi ha preso parola dicendo: “Decidiamo noi a nostro insindacabile giudizio se ritirare o far approvare velocemente i tanti emendamenti che abbiamo presentato. Perché non abbiamo né padrini, né padroni e tanto meno siamo soliti obbedire tacendo”.
Soddisfazione parziale l’hanno espressa anche i consiglieri della civica Barbieri-Liberi. “Non servivano prove di opposizione muscolare – ha dichiarato Barbieri – rimarcando come il lavoro serio fatto nella capigruppo avesse già portato a discutere i punti più rilevanti, trovando la quadra su un documento costruito nell’interesse del cittadino”. Tre significative eccezioni a parte: sulla Pertite, in merito a cui la civica non incassa il parere positivo della Giunta a ribadirne la “destinazione a parco urbano”; sul nuovo ospedale, la cui presenza di un vicino eliporto non sarà certa, ma condizionata – ha replicato la sindaca – dalle scelte dell’Ausl sul riconoscimento o meno del nuovo nosocomio come Trauma Center; sul destino, infine, dell’ex ospedale militare, il cui iter per lo sviluppo come nuovo polo universitario si scontra – nel parere della giunta – “con la mancanza di risorse oggi effettivamente in campo per rendere fattivo il protocollo già siglato dalla giunta precedente”.
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