Internato militare nel ’43, riconsegnata alla sorella la piastrina di Giuseppe Polledri

03 Gennaio 2024 01:33

Il primo impulso è stato quello di baciarla, non appena se la è trovata sotto gli occhi. La piccola piastrina di metallo che riporta il nome di Giuseppe Polledri, internato militare catturato a Trieste nel 1943, è arrivata nelle mani della sorella Ida dopo più di 80 anni. Arriva da 500 chilometri di distanza, dai dintorni della città di Rijeka in Croazia, che un tempo si chiamava Fiume: Polledri era guardia alla frontiera nel 27esimo settore di copertura, che corrisponde proprio a quella zona. Lui poi è stato internato in Polonia, è tornato a casa dopo la fine della guerra, è emigrato in Argentina dove è morto nel 1954. La sua piastrina identificativa invece è rimasta là, in terra croata, finché un cittadino della zona l’ha ritrovata e ha cominciato a effettuare ricerche per ritrovare i familiari del soldato piacentino. Pochi giorni fa, nella sua casa di Castel San Giovanni, Ida Polledri si è vista recapitare un pacco: dentro c’era proprio la piastrina del fratello.

“È una notizia fuori dal comune – spiega lei emozionata insieme alla figlia Enrica Nani – dopo la guerra, Giuseppe era emigrato in Argentina dove è morto nel 1954. Questa piastrina è uno dei ricordi che possiamo avere qui con noi. Ringraziamo tutti: da Marko che ha ritrovato la piastrina al Gruppo Ricerche Storiche a Marika Lusardi che ha contribuito alle ricerche in modo prezioso. Per noi è come se Giuseppe fosse tornato ancora a casa”.

 

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