“Il gioco del killer: Un caso per Gumball Watterson”, un thriller enigmatico

05 Gennaio 2024 14:09

L’ispettore Gumball Watterson si ritrova a dover fare i conti con il caso più intricato e inquietante della sua carriera: l’incolumità dei cittadini di Manchester infatti è minata dalla follia di un astutissimo serial killer, che miete vittime tra i giovani della città, mostrando una particolare predilezione per gli autostoppisti.

Dopo mesi di calma piatta all’interno del distretto di polizia, improvvisamente arriva una chiamata urgente, diretta proprio a Watterson: è stato rinvenuto il cadavere di
Sharon White, una giovane diciassettenne, abbandonato in un campo poco fuori città.

“La ragazza era stata trovata per terra con le braccia aperte, era stata accoltellata, per la precisione erano quarantotto i colpi che le erano stati inflitti.”

Quarantotto coltellate lontane dagli organi vitali. L’orrore dell’omicidio
è amplificato dal fatto che il killer sembra averlo compiuto con
meticolosa precisione, così da lasciar morire la vittima nel modo più lento e doloroso possibile. Accanto al corpo sono stati ritrovati un biglietto con un codice criptato e un
cappello ricolmo di banconote, ma nessuna traccia delle impronte digitali del colpevole.

I detective rimangono spiazzati, non riescono a cogliere il significato nascosto degli indizi lasciati dal killer e il mistero si infittisce. Questi elementi aggiungono un livello di sfida all’indagine, mettendo alla prova le abilità investigative di Gumball Watterson e del suo team. Una cosa è certa: i poliziotti non si erano mai trovati di fronte a un
avversario così astuto.

Ma l’orrore non finisce qui, l’assassinio di Sharon White infatti non è un caso isolato,
altre vittime innocenti stanno per cadere nelle mani dello spietato criminale.

Le persone uccise sembrano non avere nulla in comune tra di loro, se non la
giovane età, eppure le terribili modalità con cui hanno perso la vita sono le medesime: innumerevoli pugnalate in parti del corpo solitamente non letali. Questo elemento
cruento crea un’atmosfera di tensione e ansia fin dalle prime pagine, catturando immediatamente l’attenzione del lettore.

Sara Roli nel suo primo romanzo Il gioco del Killer, edito dal Gruppo Albatros Il Filo, si cimenta, a soli quattordici anni, nella creazione di un enigma complicato e ingegnoso: il lettore si ritrova al fianco dell’ispettore Gumball Watterson nel tentativo di risolvere un caso in cui le prove e le piste da seguire scarseggiano e il killer sembra non aver commesso alcun errore. Si tratta senz’altro di una mente molto lucida nella sua
follia, in grado di prevedere ogni mossa delle forze dell’ordine.

L’introduzione del biglietto con un codice criptato e del cappello ricolmo di banconote aggiunge ulteriore mistero e complessità al puzzle investigativo, costringendo l’ispettore Gumball Watterson e le sue colleghe a decifrare indizi enigmatici.

La narrazione di Roli si distingue per la sua capacità di dipingere immagini realistiche e coinvolgenti, trasportando il lettore nel cuore dell’indagine. La varietà delle vittime, nonostante la mancanza apparente di legami tra di loro, aggiunge un ulteriore strato di interesse al romanzo, costringendo il lettore a cercare connessioni nascoste e a speculare sulle motivazioni del killer. La giovane autrice dimostra che non esiste un limite d’età per il talento letterario.

Lo stesso Gumball Watterson, non è il classico ispettore di polizia dei romanzi gialli, meticoloso e stacanovista, è pigro e si annoia facilmente, delega molto alle sue colleghe più diligenti. È un personaggio fuori dagli schemi che a volte dà vita a situazioni comiche, perfette per bilanciare e smorzare un po’ la tensione caratteristica dei thriller. Questo stratagemma stilistico rende la lettura ancora più scorrevole e i personaggi più affabili e vicini a ognuno di noi.
“Gumball, appena sentì che doveva farsi due rampe di scale, sbuffò di nervosismo, non ne aveva voglia, diceva che la brioche al pistacchio che aveva mangiato quella mattina al bar non gli aveva dato abbastanza energie, per questo chiese alla sua collega se poteva fare un salto alle macchinette per comprare una sola barretta di cioccolato per dargli un po’ più di carica.”

Se in un caso emerge un dettaglio che riesce ad attirare l’attenzione di Gumball Watterson, però, l’ispettore si ricompone immediatamente, torna serio, appassionato ed è in grado comprendere gli avvenimenti più misteriosi e la mentalità enigmatica
dei criminali che si celano dietro agli eventi e agli indizi, grazie a delle capacità intuitive veramente fuori dal comune.

Questa serie di omicidi mette a dura prova tutti i membri del distretto di polizia di Manchester e il nostro detective stavolta teme seriamente di non riuscire a risolvere il
mistero. Il serial killer ha architettato un piano apparentemente perfetto e si permette di giocare con i poliziotti attraverso inganni e falsi indizi che li conducono fuori pista. Dopo gli efferati assassinii, l’ignoto colpevole decide addirittura di inviare dei messaggi minatori a Gumball Watterson, lasciandogli intendere che il prossimo a cadere tra le sue mani sarebbe stato proprio lui.

La vicenda diventa personale: l’ispettore passa da un ruolo investigativo e di protezione dei cittadini a potenziale vittima. La tensione cresce fino a toccare l’apice, il nostro protagonista si scopre sempre più umano e vulnerabile, ma riesce anche a mantenere il sangue freddo e la lucidità per affrontare e smascherare il temibile
pluriomicida.
Il gioco del Killer è un romanzo ricco di colpi di scena e la suspense pervade ogni riga.

Il caso dell’ispettore Gumball Watterson, alle prese con un serial killer astuto e spietato, offre un mix di elementi classici del genere investigativo, ma con un tocco fresco e
originale. Infatti, la scelta di caratterizzare il protagonista come un detective insolito, un po’ distratto, pigro e ironico, aggiunge una dimensione umoristica al romanzo, rompendo gli stereotipi del genere.

La trama si sviluppa attraverso colpi di scena ben calibrati, che mantengono viva l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina. La capacità dell’autrice di dipingere immagini vivide e coinvolgenti fa sì che ci si immerga completamente nel mondo dell’indagine, vivendo insieme ai personaggi le sfide e le sorprese che il caso presenta e provando a districare con loro il fitto labirinto di misteri architettato dalla mente malefica del pluriassassino.

In conclusione, Sara Roli offre con il suo precoce esordio letterario un’avvincente esperienza di lettura nell’intricato e oscuro mondo del crimine. Un romanzo ideale per gli appassionati dei gialli, in particolare dei polizieschi, che rimarranno piacevolmente sorpresi da una profonda aura di tensione, caratteristica del genere, e dalle note originali partorite dalla mano della giovane scrittrice. Ma anche una lettura coinvolgente e fuori dagli schemi per tutti coloro che amano immergersi in storie ricche di colpi di scena.

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