Bettola ricorda i 21 partigiani uccisi nell’eccidio di Rio Farnese: “Morti per la libertà”
14 Gennaio 2024 13:39
Sono ventuno blocchi in calcestruzzo. Il loro aspetto è poderoso e massiccio come lo è la memoria dei partigiani uccisi a Rio Farnese: un monumento fatto a scacchiera li ricorda vicino al Nure, a Bettola, e proprio lì si è svolta la cerimonia di commemorazione promossa dall’Anpi. Tanti i presenti, fra cui gli alunni della scuola media di Bettola che hanno realizzato un lavoro di riflessione sul tema della guerra a partire dall’eccidio di Rio Farnese.
“Chi oggi si farebbe ammazzare per un’idea? – chiede il sindaco di Bettola Paolo Negri all’inizio della commemorazione – chi si farebbe ammazzare per la libertà? Il 12 gennaio di 79 anni fa qui 21 uomini lo hanno fatto. Sono morti per un’ideale, la libertà, la democrazia che oggi viviamo. Cerchiamo di recuperare i valori che hanno animato questi giovani”.
A seguire, davanti ai rappresentanti di alcuni dei Comuni del territorio, è stato l’intervento del consigliere regionale Gianluigi Molinari.
“La Resistenza è di tutti – spiega – qui tutti insieme una comunità sta celebrando qualcosa di fondamentale. L’impegno per combattere una dittatura violenta sfociata poi in una guerra: cos’è la guerra? È morte, sacrificio, sopruso. Questi ragazzi sono morti per consentire il confronto fra le idee politiche: questa è democrazia”.
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