Donati gli organi di Katia. “La sua missione era ridare vita a chi ne aveva bisogno”

16 Gennaio 2024 12:37

Un dolore profondo ha attraversato la comunità piacentina per la prematura scomparsa di Katia Mellini, parrucchiera di Castel San Giovanni molto conosciuta e apprezzata. La 42enne è morta in seguito a un’emorragia cerebrale.

A raccontare la sua toccante storia su Facebook è il professor Paolo Di Bartolomeo, dirigente Centro Trapianti di Pescara al quale la giovane si rivolse 13 anni fa per guarire dalla talassemia attraverso un trapianto di midollo osseo. Il professore racconta che Katia accettò i rischi dell’intervento e guarì perfettamente. Ma un destino crudele era in agguato. Le conseguenze di un’emorragia cerebrale, che l’aveva colpita il 31 dicembre scorso, l’hanno strappata alla vita dopo 10 giorni.  

I medici del reparto di Rianimazione di Parma hanno proposto ai familiari l’espianto degli organi. “Già quando era in vita più volte Katia aveva manifestato l’essere assolutamente favorevole alla donazione degli organi – scrive il professor Di Bartolomeo -. Lei aveva ricevuto la vita dalla donazione del midollo osseo e voleva ridare la vita a qualcun altro che ne aveva bisogno”. Fegato, reni e cornee sono stati espiantati e donati. “E così la missione di Katia di dare la vita a chi ne aveva bisogno si è realizzata nella sua pienezza. Ricorderò Katia come una persona speciale, sempre con il sorriso sulle labbra, bella fuori e soprattutto bella dentro” conclude il post del professore. 

Per ricordare Katia, amici e familiari hanno lanciato una raccolta fondi su GoFoundMe in favore di Admo Abruzzo Odv – “Associazione Donatori Midollo Osseo”, per sostenere la ricerca nel campo dei trapianti di midollo osseo.  

 

 

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