Carpaneto installa altre tre pietre d’inciampo. “Segno doveroso davanti all’orrore”

17 Gennaio 2024 04:00

Dina e Bobi quando ancora potevano essere bambini in un attimo di spensieratezza

Ogni Stolperstein, ogni pietra d’inciampo, è un processo doloroso ma anche un ritorno a casa, almeno della memoria di qualcuno.

Carpaneto, in via Battisti 10, chiude il cerchio dell’abbraccio collettivo iniziato nel 2020 con la posa della prima pietra dedicata a Markus Nichtberger, e ora allargata finalmente, almeno nella memoria, a tutta la sua famiglia sterminata a Birkenau.

Una pietra d’inciampo a Carpaneto sarà infatti dedicata alla moglie di Markus, Susanna Wormann, e le altre due per i figli Bobi e Dina: quattro profughi, due genitori e due ragazzi, in fuga dalla Germania nazista e antisemita che trovarono la morte nel 1944 ad Auschwitz II dopo che nel 1941 avevano ottenuto l’ “internamento libero” proprio a Carpaneto. L’installazione è prevista il 27 gennaio alle 11.30. “Daremo un segno collettivo nei confronti di un pezzo di storia orrenda, che nessuno dimentica”, spiega il sindaco Andrea Arfani.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

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