Disabilità: le opere del laboratorio creativo di Cozzuolo di Vittorio Veneto esposte al Ferro Fini
23 Gennaio 2024 15:42
“Vite intessute”, pannello che intreccia raffinate lavorazioni di legno, cuoio e fibre naturali come in un prezioso patchwork multimateriale, e “I’m a dreamer”, sagoma di un ragazzo pieno di desideri che guarda le onde del mare stilizzate in una composizione lignea, sono le due opere realizzate dal laboratorio creativo del Ceod di Vittorio Veneto, con il “progetto Anna”, e ospitate in questi giorni a palazzo Ferro Fini. “Progetto Anna” è una esperienza innovativa e originale che, per la prima volta in Italia, coinvolge e fa collaborare persone con disabilità fisiche e intellettuali di un Ceod con anziani con decadimento cognitivo ospiti di un Centro Sollievo.
Acronimo di Accoglienza, Nascita, Natura, Attenzione, il progetto è stato presentato nella sede del Consiglio regionale del Veneto dal presidente Roberto Ciambetti, dalla presidente della commissione Sanità e sociale dell’assemblea veneta Sonia Brescacin
e da operatori e volontari dell’esperienza di Vittorio Veneto. “L’iniziativa avviata dal Coordinamento Volontariato Sinistra Piave e dalla cooperativa sociale Terra Fertile di Vittorio Veneto – ha sottolineato il presidente Ciambetti – testimonia un nuovo modello generativo di welfare. In Italia il sistema di welfare si caratterizza per interventi basati sui trasferimenti economici, quasi tutte pensioni, piuttosto che servizi: su 28 miliardi di spesa quasi 27 sono trasferimenti monetari, pari al 96,4% della spesa totale. Nei principali Paesi europei la quota di trasferimenti si attesta intorno al 70%. Il progetto realizzato da volontari e istituzioni della Sinistra Piave va invece in controtendenza, perché rappresenta un forte stimolo alla vita sociale e alla creazione artistica, aprendo orizzonti nuovi a una fascia di cittadini per i quali isolamento e solitudine sono un ulteriore aggravio alla propria condizione di parziale o totale non autosufficienza. È un progetto di libertà e di grandissima dignità”.
Sotto la guida di Renza Pavan Macalli, artista sensibile e poliedrica, gli operatori del Ceod di Cozzuolo di Vittorio Veneto e i volontari del Centro Sollievo hanno coinvolto attorno ai tavoli del laboratorio artistico i 25 adulti ospiti del centro educativo e occupazionale diurno insieme agli anziani affetti da decadimento cognitivo del centro diurno di Vittorio Veneto. Hanno preso vita così attività creative e sensoriali, che stimolano le capacità cognitive e relazionali, creano benessere e promuovono dialoghi e scambi tra generazioni diverse.
“Il nostro progetto è nato circa un anno fa dall’unione di due fragilità”, racconta Giovanni Sollima, che conduce il Centro Sollievo di Vittorio Veneto. “E rappresenta una scommessa vincente”, sintetizza Massimo Ciacchi, presidente della cooperativa Terra fertile, che tira le somme delle opere realizzate con il protagonismo attivo degli ospiti, degli eventi pubblici realizzati nel territorio, come la partecipazione alla mostra ‘Artigianato vivo’ di Cison di Valmarino.
“Il progetto Anna, con i suoi laboratori creativi, rappresenta una iniziativa unica, di alto valore sociale, di relazione e di cura – commenta la presidente Brescacin – È una iniziativa pilota, che ha coinvolto il territorio e le sue istituzioni, il volontariato e il terzo settore, con il supporto attivo dell’Ulss 2 della Marca Trevigiana, del Comitato dei sindaci del distretto di Pieve di Soligo e della Fondazione di comunità Sinistra Piave e della Banca Prealpi, creando un servizio integrato, multidisciplinare, che mette in relazione professionisti diversi per iniziative rivolte al vero benessere dei cittadini. Questa è una esperienza di autentico welfare culturale e generativo, che fa da apripista”.
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
© Copyright 2024 Editoriale Libertà