“Adolescenti in Internet”: stasera incontro aperto a tutti all’Isi Marconi

30 Gennaio 2024 02:00

Internet cattiva maestra? L’abbiamo creata noi. Spegnere i cellulari a ora di cena? Un palliativo che non serve a nulla se tutto il giorno viviamo e banchettiamo in rete. Non usa mezze misure Matteo Lancini, psicoterapeuta e presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano che stasera, martedì, alle 20.30 sarà nell’aula magna dell’Isii Marconi a parlare di “Adolescenti in Internet. Nuove normalità e nuovi disagi”.

L’incontro, aperto a tutti (in particolare ai genitori) è organizzato nell’ambito del progetto “I Health” promosso da una rete di scopo di cui sono coordinatori le docenti Cristiana Alberici e Sabrina Zoni (Romagnosi), Giorgia Spoto (Cassinari), Maria Carla Lillo (Isii Marconi) e Angela Portesi (Gioia).

“Per anni abbiamo proiettato sulla rete tutte le nostre fragilità e povertà educative, ma il più grande spacciatore di videogiochi, Internet, smartphone è la mamma – spiega Lancini che è anche autore di un libro, “Sii te stesso a modo mio”, in cui affronta il tema dell’essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta – viviamo in una società individualista dove il corpo dei figli è messo sotto sequestro, dove nessuno può tornare da scuola da solo mentre ai tempi della strage di piazza Fontana i bambini lo facevano dai sette anni. Nessuno può più giocare nei cortili e nei giardini perché di fatto vogliamo che i figli siano sotto un controllo assoluto: vivono online”.
“Viviamo in una società dissociata in cui tutti vivono e banchettano in rete, mangi una pastasciutta e anziché goderti la compagnia degli amici subito la fotografi e condividi l’immagine su qualche profilo e gli unici lavori certi per i nostri figli sono quelli attinenti al fatto di sapere usare Internet – continua lo psicoterapeuta – ma poi la preoccupazione principale di scuole, genitori e insegnanti, quando i ragazzi hanno fra i 12 e i 19 anni, è di spegnere i loro cellulari perché sarebbero la causa di tutto. Peccato che fino ai 12 anni spacciamo Internet in famiglia e dai 19 in su se non usi internet sei spacciato tu”.

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