Le veejay Kris&Kris vivono a Piacenza: “Qui la tranquillità che Milano non può dare”
03 Febbraio 2024 12:55
La musica è stato il filo che insieme alla solida amicizia le ha legate per la vita, anche quando tanti chilometri le separavano. Dai magici anni ‘90, la canadese Kris Reichert e la statunitense Kris Grove – le indimenticabili “Kris & Kris” di Mtv, l’amato duo di veejay alla conduzione di programmi come “Dancefloor chart” e “Mtv on the beach” – sono sempre state “una la musa dell’altra”.
Una promessa che dopo anni di interviste ai più grandi artisti musicali della scena mondiale, vede da qualche mese le due migliori amiche anche vicine di casa, a Piacenza: dopo che la Kris canadese ha trovato nel Piacentino “uno dei gioielli più belli d’Italia” nel 2022, recentemente anche la Kris americana ha deciso di stabilirsi in pianta stabile in città.
“Volevo essere vicina a Kris e con mia figlia siamo venute qui: desideravamo quella tranquillità che Milano oggi non riesce più a darci” spiega Grove. E così, dopo aver fatto sognare un’intera generazione a pane e classifiche musicali, le ritroviamo a discutere di un nuovo progetto: “Music Mirrors”, un nuovo podcast – prodotto da Podcastory e disponibile sulle piattaforme dal 12 febbraio – dove si mettono in gioco per riflettere e riflettersi in uno specchio dove la musica incontra l’anima.
Di cosa si tratta?
KR: “È un progetto di cui siamo veramente fiere: prendiamo la musica pop di oggi e attraverso quella parliamo di società e introspezione”.
KG: “In ogni episodio ci lasciamo guidare da una canzone analizzandone i contenuti per tracciare lo Zeitgeist del mondo in cui viviamo”.
Qualche anticipazione?
KR: “Parliamo di temi importanti in cui molti possono rispecchiarsi: dall’emancipazione femminile, nelle canzoni di Beyoncé, alla necessità di lasciare alle spalle quei rapporti che non ci fanno stare bene, come in un brano di Miley Cyrus, “Flowers”, in cui canta la sua indipendenza”.
In una puntata si parla di soldi…
KG: “Specialmente in Italia, è ancora un tabù farlo. È invece un argomento da sdoganare. Oggi sui social media assistiamo solo allo sfoggio di un’immagine patinata di ricchezza che tante volte invece nasconde debiti e incapacità a gestire le proprie finanze. I soldi fanno parte della vita ed è giusto parlarne se vogliamo imparare a gestirli”.
In un’altra puntata, di amicizia…
KG: ” Con “Firework” di Katy Perry parliamo di un nuovo tipologia di rapporto romantico, un rapporto d’amicizia solidissima in cui una è la musa dell’altra, ci si aiuta a vicenda per crescere e andare avanti nella vita, credendo sempre nelle forze dell’altro. Tutte cose che spesso attribuiamo esclusivamente all’immaginario di una relazione amorosa. Invece come società ci siamo un po’ persi nella tradizione, dimenticandoci che anche nell’amicizia c’è romanticismo”.
KR: “Io e Kris siamo la fan numero uno dell’altra, sempre pronte a supportarci, perdonare, ammettere e apprendere dai nostri errori, senza gelosie e invidie”.
Ma di quegli anni ‘90, per voi magici, cosa ci raccontate?
KG: “Quei magici “Mtv days” li viviamo ancora: sono nella gioia di quelle persone che ancora oggi incontriamo per strada e ci ringraziano di essere state parte della loro adolescenza. A prescindere da noi, in Italia è stato un periodo radioso e di creatività, dove tutti avevano una grandissima voglia di mettersi in gioco. Siamo passati da una televisione monotematica che durava cinque ore, a un’altra, con Mtv, che offriva orizzonti nuovi”.
Non a caso si dice che chi è nato tra gli anni ‘80 e i ‘90 appartiene alla cosiddetta “Mtv Generation”.
KR: “È stato un canale che offriva ai giovani qualcosa che prima non esisteva. Bisognava tornare a casa, accendere la tv a un orario preciso perché cominciava la classifica musicale. Senza internet, solo così riuscivi a seguire i tuoi artisti e a guardare i video musicali. Oggi sapere che abbiamo avuto un impatto positivo su tante persone, solamente per essere state noi stesse, con un linguaggio ironico e fresco, ci riempie di soddisfazione”.
Quali incontri con le star ricordate con più affetto?
KR: “Ce ne sono stati tantissimi. Negli anni ‘90 sul red carpet degli Mtv Music Awards abbiamo intervistato Puff Daddy, le Spice Girls, Kylie Minogue, Robbie Williams, Britney Spears, tra gli altri. Negli anni 2000 abbiamo parlato con Peter Gabriel, Rod Stewart, Shaggy, Carla Bruni, Enrique Iglesias, Evanescence e molti altri. Una volta abbiamo intervistato anche George Michael e Sharon Stone nelle loro stanze di albergo”.
Com’è cambiata la musica negli anni?
KR: “Beh prima di tutto, una volta si ascoltavano gli album per intero (ride, ndr). C’era poesia nella fisicità della musica: la copertina, il famoso librettino con i testi”.
KG: “Ma quello che abbiamo notato, è che gli artisti vogliono andare più in profondità nella loro vita personale, nei loro valori, nelle modalità in cui interagiscono con la loro vita privata. Oggi non esiste più l’immagine misteriosa della star, sappiamo tutto quello che fanno, sono più vicini. Questo forse li richiama anche a una maggior integrità”.
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