“Anziani e bambini insieme” compie 15 anni: Emma e Franco si riabbracciano
16 Febbraio 2024 03:04
Ne ha parlato tutta Italia, anzi il mondo: giornali nazionali e internazionali hanno acceso i riflettori su un progetto che “tuttora – dicono i responsabili – resta un unicum nel nostro Paese, un’eccellenza che rende orgoglioso il territorio”. Ora il servizio intergenerazionale “Anziani e bambini insieme”, realizzato e gestito dalla cooperativa piacentina Unicoop, compie 15 anni. Lo spazio, situato nella struttura formata da casa di riposo, centro diurno per la terza età e nido d’infanzia sul Facsal, conta su un’equipe integrata di operatori sociosanitari ed educatori che segue l’incontro – mai banale – tra i “nonni” e i più piccoli, attraverso laboratori di cucina creativa, natura, lettura, pranzi, merende e feste.
Nel 2005 Unicoop venne a conoscenza di due sperimentazioni simili, una in Francia e l’altra a Seattle negli Stati Uniti, iniziando così a ipotizzare di replicare il progetto in Italia. Nel 2009, poi, l’avvio ufficiale. E oggi il fatidico traguardo dei 15 anni di vita per “Abi”. Il programma per celebrare il centro sarà presentato martedì 20 febbraio alle 10.45 nella struttura sul Facsal, al numero civico 24 (incrocio con via Giordani), con un incontro che vedrà la presenza dei rappresentanti di tutti gli enti promotori, oltre alla Fondazione Agnelli Torino che ha iniziato una collaborazione con Unicoop per una valutazione scientifica del progetto.
Le testimonianze – Lei, Emma Righi, non si ricorda nulla di quei mesi a stretto contatto con la terza età, in una sfida di confronto generazionale che era solo all’inizio. Non potrebbe essere altrimenti: aveva poco più di un anno. Ma oggi ne ha quasi 16 e si dice certa che “il progetto ha contribuito a formarmi”. Lui, Franco Campolonghi, ha 91 anni, da quasi 15 vive nella casa di riposo sul Facsal, con la sua inconfondibile eleganza, l’attenzione ai dettagli e il modo gentile di rivolgersi al prossimo. Loro, Emma e Franco, c’erano alla nascita di “Anziani e bambini insieme”, o meglio “Abi”, lo spazio intergenerazionale fondato da Unicoop nel 2009 e giunto oggi al traguardo del 15esimo anno di vita: un luogo di incontro, sotto lo stesso tetto del Facsal, tra i piccoli dell’asilo nido e i “nonni” ospiti del centro diurno e della casa di riposo.
Davanti alle telecamere di Telelibertà, Emma e Franco si sono rincontrati nella struttura di Unicoop. Le loro esistenze, quindici anni fa, si erano incrociate proprio grazie ad “Abi”. Difficile, adesso, ricordarsi l’uno dell’altra, ma il ritrovato contatto fra due dei primi partecipanti ad “Abi” è stato comunque emozionante.
Emma frequenta il liceo Gioia, indirizzo scientifico, ama leggere e ascoltare la musica rap: “Non ricordo nulla, ma credo che in fondo mi abbia aiutata – dice la giovane – ad avere una maggiore consapevolezza verso gli anziani, a capire che sono persone da valorizzare e ascoltare, a differenza di molti miei coetanei che li considerano in modo diverso”. Franco si emoziona: “Non ho avuto figli, ma qui in Unicoop sono diventato nonno. In questi anni, grazie al centro intergenerazionale, ho potuto conoscere tanti bambini e trascorrere del tempo prezioso insieme a loro”.
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