Roche Limit, videogioco che si può giocare solo con PowerPoint
Chi ha un po’ di videogiochi sul computer lo sa bene: per poter giocare bisogna rispettare determinati requisiti. Per esempio, bisogna controllare di avere una scheda grafica abbastanza potente. Oppure bisogna aver installato un determinato software per poter avviare il gioco, come nel caso di Steam, il principale negozio online di videogiochi per pc. Per scaricare e giocare ai prodotti acquistati su Steam bisogna prima installare il programma della piattaforma.
Nessuno, però, andrebbe mai a pensare di dover installare Microsoft PowerPoint per poter giocare a un videogioco. Del resto, si sta parlando di un programma che serve per organizzare delle presentazioni. Lo si usa per una riunione aziendale o per una lezione, non certo per il gaming. Eppure, come ci ha insegnato il mondo dell’arte e della creatività, c’è sempre chi ama seguire un approccio alternativo, andando a modificare l’impiego di un determinato oggetto o programma. È così che è nato Roche Limit: The Death of CMK, un videogioco realizzato con Microsoft PowerPoint.
Jack Strait, il creatore di Roche Limit, lo definisce un’avventura punta e clicca con un’ambientazione horror e surrealista, ispirata in parte alla serie televisiva Twin Peaks di David Lynch e in parte al film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. È un videogioco inquietante, in cui non ci sono mostri o spaventi improvvisi, ma tutta l’avventura è permeata da un forte senso di inquietudine. Sembra sempre che stia per capitare qualcosa di spaventoso, che però non arriva mai.
Strait ha realizzato il suo gioco con un processo assolutamente non convenzionale. Ha disegnato uno per uno i singoli fotogrammi che si vedono in Roche Limit, andando poi a riunirli in oltre 1500 gif. Ciascuna di queste è stata poi inserita in una schermata di PowerPoint. Sono stati poi aggiunti dei pulsanti che consentono di muoversi da una slide all’altra. Una volta avviato Roche Limit, sembra effettivamente di trovarsi all’interno di qualche vecchia avventura grafica come Myst del 1993, in cui ci si muove di schermata in schermata cliccando sui margini dello schermo o su delle frecce. Tutto torna, se ci si pensa: quelle avventure grafiche rappresentavano una forma evoluta di un ipertesto, ovvero un testo in cui è possibile muoversi liberamente seguendo diversi percorsi logici. Ed è qualcosa che è possibile fare anche in PowerPoint, sebbene si tende spesso a dimenticarlo, visto che la stragrande maggioranza delle presentazioni realizzate procede in modo lineare: si comincia con la slide numero 1 e si va avanti fino all’ultima inserita.
Jack Strait ha studiato architettura e, durante gli studi, ha avuto più volte occasione di approfondire il mondo del design. Il suo background emerge nell’attenzione per gli spazi e gli edifici mostrati in Roche Limit. Come sviluppatore di videogiochi è autodidatta. Sono serviti circa otto mesi di lavoro per portare a compimento il suo progetto. Il risultato è tanto affascinante quanto bizzarro. Non sono presenti salvataggi, per cui bisogna finire l’avventura in una sola sessione (servono circa venti minuti). Sono presenti differenti finali, che possono essere raggiunti in base alle scelte compiute lungo il tragitto. È anche molto facile rompere il gioco, avviando la presentazione da una slide successiva alla prima, ritrovandosi così in un punto imprecisato della storia.
di Francesco Toniolo
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