Acqua e rifiuti, 45 sindaci firmano per la società a capitale misto

07 Febbraio 2014 12:50

acqua

I comuni piacentini sono 48, le firme apposte questa mattina al documento per lo studio di fattibilità di una società a capitale misto per la gestione di acqua e rifiuti sono state 45. Mancano dunque quelle dei sindaci di Ottone e Cerignale i cui consigli comunali erano contrari e quella di Piacenza che discuterà della questione lunedì pomeriggio. La seduta era stata preceduta dalle polemiche sollevate dal comitato “Acqua bene comune” i cui esponenti lamentavano la convocazione dell’incontro odierno a porte chiuse, in quanto riunione tecnica. Ieri il presidente Massimo Trespidi ha deciso di aprire ai cittadini che ne hanno fatto richiesta. I rappresentanti del comitato si sono presentati con le bandiere per ribadire quanto già affermato ovvero che in base alle nuove normative sono venuti meno i vincoli del patto di stabilità e dunque i sindaci hanno firmato un documento viziato. Critico anche il sindaco di Ottone Giovanni Piazza che aveva chiesto agli altri primi cittadini di aspettare a firmare per includere uno studio di fattibilità relativo ad una società pubblica. Il presidente di Atersir Trespidi ha ricordato che l’ipotesi della società pubblica era stata scartata all’unanimità nell’incontro del 12 dicembre in seguito ad un apposito studio esterno e ha affermato di non avere dubbi sulla condotta e sulla trasparenza.

SOCIETA’ MISTA PER LA GESTIONE DI ACQUA E RIFIUTI: COMITATO PROTESTA IN PROVINCIA – Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha risposto alle polemiche: “I sindaci il 12 dicembre all’unanimità avevano votato per la società mista, un documento transitato in tutti i consigli, non approvato da Cerignale e Ottone. Perché no la società pubblica? Perché il 12 dicembre era stato presentto uno studio esterno relativo alla società in house ed erano emerse problematiche che hanno fatto scegliere l’opzione della società mista”.

In risposta alle proteste del comitato Trespidi: È vero che sono venuti meno i motivi del patto di stabilità ma ci sono altri vincoli per il personale. La prassi prevede che quando si tratta di un incontro tecnico le porte siano chiuse ma il presidente ha deciso di aprire l’incontro ai cittadini perché qui non c’è niente da nascondere.
Notizia delle 11.10 – È iniziato in provincia l’incontro con i sindaci per la firma del protocollo per lo studio di fattibilità di una società mista per la gestione di acqua e rifiuti. In aula è presente il comitato per l’acqua pubblica per protestare contro questa scelta.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà