Salone di Ginevra 2024: le auto italiane più belle della kermesse automobilistica
01 Marzo 2024 09:38
Il made in Italy, anche (e soprattutto) quando si tratta di auto, fa sempre il suo dovere e fa sempre un certo effetto. Al Salone di Ginevra 2024 le auto italiane sono state diverse, sia più recenti e sia di stampo più classico. Dopo aver assistito alla premiazione della car of the year e dopo la presentazione di quelle che sono le novità più interessanti anche in vista del prossimo anno, è il momento di dedicarci alle nostre punte di diamante, ovvero le auto più belle, italiane, presenti al Salone di Ginevra 2024.
Giulia GT: un esclusivo remake italiano di un’Alfa Romeo d’epoca. Con 200 kg in meno rispetto alla GT normale questo gioiello raggiunge la velocità di 300 km/h.
Kimera EVO38: un’auto unica nel suo genere, caratterizzata da trazione integrale e destinata alla produzione limitata di soli 38 esemplari. La sua missione è un omaggio agli anni ’80.
Giulia ErreErre Fuoriserie: rappresenta un tributo alla leggendaria Alfa Rome 1962. Questa reinterpretazione è stata presentata per la prima volta nell’ottobre 2023. La carrozzeria è realizzata in fibra di carbonio, un materiale moderno che sostituisce l’alluminio originale della Giulia d’epoca. Sotto il cofano, si trova il potentissimo motore 2.9 V6 biturbo della Quadrifoglio.
Ferrari F40: un’icona dell’automobilismo sportivo degli anni ’80. Progettata per celebrare il 40º anniversario della casa automobilistica, la F40 è alimentata da un motore V8 biturbo da 2.9 litri che eroga 478 CV, consentendo una velocità massima di oltre 320 km/h. La sua carrozzeria in fibra di carbonio e kevlar la rende leggera e aerodinamica, mentre l’abitacolo minimale accentua l’esperienza di guida purista.
Lamborghini Countach: un’auto lanciata nel 1974, presenta un design audace e avveniristico caratterizzato da linee taglienti, porte ad ali di gabbiano e una silhouette bassa e affusolata. Dotata di un motore V12 montato centralmente, la Countach offre prestazioni straordinarie.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà