“Uno mi teneva, altri due a rovistare”: la testimonianza del 96enne rapinato a Bettola

13 Marzo 2024 08:33

“Ho vissuto la guerra e la miseria, ma di essere rapinato non mi era mai successo e non pensavo potesse capitarmi a 96 anni”.
Alessandro Bongiorni, conosciuto da tutti come Sandro, è nato e cresciuto a Mistà, località a un chilometro da Bettola in direzione Farini, dove ha imparato il mestiere del falegname da suo padre e da per 35 anni, partiva ogni mattina per raggiungere Piacenza quando lavorava come ausiliario all’ufficio metrico di Piacenza. Ogni sera tornava a Mistà, dove vive ancora, solo, nella sua casa che è sempre stata della sua famiglia. Venerdì scorso, attorno alle 21, malviventi sono entrati nella sua casa, un edificio di sasso, grande ma modesta, rovistando dappertutto, in cerca forse di denaro – della pensione – o di preziosi, che non hanno trovato.

“Ho sentito uno schianto come se fosse caduto qualcosa dal tetto – racconta -. Vedo avanzare tre persone. Avevano sfondato la porta con un calcio. Uno mi ha trattenuto vicino alla stufa dove guardavo la televisione e per un bel po’ mi ha tenuto un braccio attorno al collo. Mi ha detto: Stai calmo, non parlare. Gli altri due sono andati in giro a rovistare. E’ durata un’ora e mezzo, o anche di più. “Hanno portato via una pistola che avevo acquistato da un amico e mai usata, che tenevo in una cassetta chiusa in cui c’era anche il fucile che fino a due anni fa usavo per andare a caccia”, prosegue. Entrambi regolarmente detenuti. I malviventi indossavano il passamontagna perciò l’anziano non è riuscito a identificarli, ma dall’accento sembravano stranieri”. Sono poi fuggiti nel buio della località senza essere visti o sentiti da nessuno. Bongiorni ha denunciato l’accaduto il giorno dopo ai carabinieri di Bobbio che hanno prelevato immagini dalle telecamere del territorio.

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