Lectio di Cucinelli in Cattolica: “L’intelligenza dell’anima fa la differenza”
18 Marzo 2024 12:04
La lectio magistralis di Brunello Cucinelli ha inaugurato l’anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. “Verso un Umanesimo universale: riflessioni sui giovani, la speranza e la provvidenza” è il titolo dell’intensa riflessione al centro dell’evento rivolto agli studenti che stanno iniziando a costruire il proprio futuro. L’imprenditore, simbolo del Made in Italy, ha unito la sua professione alla missione sociale, apportando importanti innovazioni nel mondo del lavoro. “Coltivate l’intelligenza dell’anima” l’invito di Cucinelli ai ragazzi e alle ragazze che hanno affollato l’auditorium Mazzocchi.
Dignità economica e sociale – “Sono venuto qui per voi giovani – le parole di Brunello Cucinelli -. Io sono cresciuto in campagna, in equilibrio con il creato. Non siate assillati dal dover creare per forza qualche cosa di nuovo. Io quando ho detto a mio padre che avrei iniziato a lavorare il cachemire lui mi rispose ‘non ho capito cos’è ma tu prova’. Nel presente e nel futuro dovrete sapere rispondere al più grande problema dei nostri tempi: saper dare dignità economica e sociale agli operai dell’oggi e del domani. Lavorate poche ore, ma siate concentrati e state lontani dallo smart working – conclude l’imprenditore, rivolgendosi direttamente agli studenti -. Speranza e provvidenza fanno la differenza. Siate innamorati pazzi, rispettosi verso i genitori, ma non accantonate i vostri desideri e le vostre ambizioni. Non abbiate paura dell’intelligenza artificiale che tanto più danni dei social non può fare”.
A introdurre la cerimonia il rettore Franco Anelli: “L’idea di concretezza muove gli obiettivi che l’Università Cattolica persegue al centro del territorio piacentino senza sottovalutare la visione internazionale”. “Concretezza ha una nobile discendenza filosofica – continua Anelli -. Comprendere implica un’opera concreta di valutazione del presente con la consapevolezza che essere concreti non significa essere statici, ma aderenti al mondo e alle sue complessità”. “La civiltà industriale va ripensata – prosegue il rettore – e la risposta a questa esigenza sono la conoscenza, l’innovazione tecnologica e la condivisione da parte dell’intera società delle problematiche del nostro mondo. Un esempio prezioso di concretezza lo possiamo ammirare nell’opera imprenditoriale di Brunello Cucinelli che abbiamo l’onore di ospitare qui oggi”.
“I nostri giovani si stanno preparando a sfide globali quindi necessitano di infrastrutture e mezzi qualitativi” l’intervento di Monica Patelli, presidente della Provincia che ha augurato “buon cammino” agli studenti consigliandoli di mettere sempre al centro la persona umana. Del suo stesso avviso la sindaca Katia Tarasconi che, emozionata, ha dato il benvenuto della città all’imprenditore umbro. La mattinata è iniziata con la celebrazione eucaristica del vescovo Adriano Cevolottto: “La relazione con il nostro passato e il nostro presente – le sue parole durante l’omelia – condiziona la nostra convivenza civile, che necessita pace sociale e riconciliazione”.
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