Piacenza Jazz Fest chiude con il concerto di Avishai Cohen allo Spazio Rotative
01 Aprile 2024 12:00
Ultimo appuntamento per questa XXI edizione del Piacenza Jazz Fest. Sarà Avishai Cohen a chiudere in bellezza, si tratta del terzo grande artista internazionale in cartellone, un sold out già annunciato. La serata conclusiva si terrà allo Spazio Rotative (via Benedettine) venerdì 5 aprile alle 21.15.
A completare il quartetto del trombettista israeliano di nascita ma da tempo trasferitosi negli Stati Uniti, sono Yonathan Avishai al pianoforte, Barak Mori al contrabbasso e Ziv Ravitz alla batteria. Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dal Piacenza Jazz Club grazie al determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altre istituzioni e privati.
DOVE SI TROVANO I BIGLIETTI
I biglietti per poter assistere a quest’ultimo concerto del festival si possono acquistare presso la sede dell’associazione in via Musso n. 5 tutti i giorni feriali dalle 15:00 alle 19:30 e il sabato mattina dalle 10:30 alle 12:30, oppure online sul sito vivaticket.it. Informazioni scrivendo a [email protected], oppure chiamando lo 0523/579034. Fino a esaurimento di disponibilità sarà possibile acquistare i biglietti anche in loco la sera stessa.
LA CARRIERA DI AVISHAI COHEN
Avishai Cohen ha iniziato ad esibirsi in pubblico nel 1988 all’età di 10 anni, suonando i suoi primi assoli con una big band e infine in tournée con la Young Israeli Philharmonic Orchestra per esibirsi con maestri del calibro di Zubin Mehta, Kurt Masur e Kent Nagano.
Dopo aver lavorato con artisti folk e pop israeliani nel suo paese natale ed essere apparso presto in televisione, Cohen è arrivato ad essere un professionista quando ha ottenuto una borsa di studio completa al Berklee College of Music di Boston. Nel 1997, il giovane musicista si è guadagnato una reputazione internazionale classificandosi terzo al “Thelonious Monk Jazz Trumpet Competition”. Avishai è poi cresciuto molto, frequentando la fertile scena del club “Smalls” nel West Village di New York.
Descrivendo Avishai Cohen, The Guardian ha affermato che “ogni generazione di trombettisti jazz rivisita l’eredità di Miles Davis a modo suo, ma la versione dell’astro nascente Avishai Cohen è particolarmente abile e originale”.
L’interazione abile, quasi telepatica tra i musicisti, permette ad Avishai Cohen di volare, rendendo chiaro il motivo per cui è uno dei musicisti jazz più noti della scena contemporanea.
Cohen è riconosciuto a livello globale come un musicista con un suono originale e uno spirito di ricerca, un musicista e compositore sempre creativo, aperto a molteplici ceppi del jazz e attivo come leader, co-leader e sideman.
A parte l’acclamato lavoro con il suo quartetto negli ultimi anni, e in precedenza il suo lavoro in trio sotto il soprannome di Triveni, il trombettista ha anche registrato ed è stato in tournée in tutto il mondo come parte del Mark Turner Quartet, del SFJAZZ Collective, Jazz100 (con Danilo Perez, Chris Potter, ecc.) Zakir Hussain e il 3 Cohens Sextet – con sua sorella, la clarinettista e sassofonista Anat, e il fratello, il sassofonista Yuval. Il progetto elettrico di Cohen BIG VICIOUS, con due chitarristi e due batteristi, ha conquistato un pubblico devoto nei festival internazionali. Nominato direttore artistico del Festival internazionale di Gerusalemme, Cohen è stato anche votato come stella nascente in tre occasioni consecutive nel sondaggio della critica DownBeat.
Nel suo nuovo album, Naked Truth (pubblicato nel 2022), il suono della tromba di Avishai è di una rara bellezza; vera e propria musica del momento, nata e modellata nel corso di una straordinaria sessione di registrazione nel sud della Francia, Naked Truth prende la forma di una suite estemporanea.
Per gran parte del disco il trombettista apre scrupolosamente la strada, seguito da vicino dai suoi compagni di lunga data – il pianista Yonathan Avishai, il bassista Barak Mori e il batterista Ziv Ravitz – che condividono una comprensione intuitiva, particolarmente attenta ai sottili cambiamenti di enfasi della musica.
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