Il vin brulé: il vino caldo e speziato dalle origini antiche
Di Debora Saccardi 03 Dicembre 2020 04:19
Quando penso al vin brulé mi vengono in mente i preparativi natalizi.
L’atmosfera legata all’Avvento, i mercatini di Natale, le bancarelle con leccornie e manufatti artigianali, candele a profusione così come il freddo tipico di questo periodo, la voglia di riscaldarsi e concedersi così una tazza fumante di questa bevanda.
Conoscete la storia legata al vin brulé?
Vino speziato dalle origini antiche, in Italia lo si associa al Trentino Alto-Adige ma in realtà lo si prepara anche in altre zone d’Italia, secondo solo al vov o voviz, l’altra bevanda alcolica tipica delle festività natalizie.
Le sue origini risalgono all’ Antica Roma. Il primo a citare un vino aromatizzato e dolcificato con miele, pepe, zafferano, foglie di nardo e datteri, fu Apicio, nel suo libro “De re coquinaria”
Una preparazione che si è adattata attraverso i secoli, fino ad arrivare al Medioevo. A quei tempi si consumava un vino arricchito da erbe officinali ma invece che caldo si beveva freddo.
Ma sapete perché il vino veniva insaporito con erbe e spezie? Non solo per le proprietà di questi ingredienti ma perché un tempo il vino utilizzato era di scarsa qualità e le spezie cosi come le aromatiche, servivano a mascherare il sapore non sempre gradevole al palato.
Curiosità
In Svezia, il vino caldo si chiama Glögg. La base di vino è arricchita con altre spezie, come anice stellato, cardamomo e ulteriormente aromatizzata con l’aggiunta di Cognac o rum scuro.
La ricetta
Questa è la mia personale ricetta. Solitamente uso un buon Gutturnio ma c’è chi preferisce la Barbera per un aroma più deciso.
Si accompagna a biscotti profumati di zenzero e cannella, panpepato ma si può gustare anche con le salsicce.
Ingredienti | Quantità |
Vino rosso | ml 750 |
Zucchero | G 50 |
Buccia d’arancia non trattata | n. 1 |
Chiodi di garofano | n. 4-5 |
Stecca di cannella | n. 1 |
Mela (facoltativa) | n. 1 |
Procedimento
In una casseruola scaldare il vino con lo zucchero a fiamma moderata per 5 minuti.
Fiammeggiarlo per un paio di minuti, aiutandovi con uno steccone da spiedino.
Mettere in infusione le spezie e la scorza d’arancia per altri 5 minuti.
Volendo a fiamma spenta, potete aggiungere anche qualche fetta di mela.
Filtrare e servire in bicchieri di vetro temperato o tazze.
Consigli della chef
Si fiammeggia il vino per mantenere solo l’aroma.
La mela è una rivisitazione alla ricetta originale.
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