La burtlêina, il fritto piacentino buono per davvero!
Di Debora Saccardi 26 Agosto 2021 03:36
La mitica burtlêina, conosciuta anche come bortellina, è il fritto che parla piacentino, anche se molti pensano ancora sia lo gnocco fritto.
C’ è però una sostanziale differenza: la burtlêina si realizza a partire da una pastella di sola acqua e farina, mentre lo gnocco fritto si prepara con un impasto più compatto spesso arricchito con lievito. Entrambi rientrano però nella categoria dei fritti.
La burtlêina è un’altra interessante ricetta della cucina considerata “povera” ma non per questo meno interessante. Sono convinta che le ricette più semplici, che spesso affondano le radici nella realtà più contadina, abbiano tanto da insegnare e raccontare!
Durante alcune feste paesane è facile imbattersi nella burtlêina, così come in locali che cercano di preservare un po’ di sana tradizione, intendiamoci non sono contraria all’evoluzione gastronomica, anzi, ma ricordare da dove siamo partiti e non dimenticarlo, è l’altro aspetto della medaglia.
Le versioni di questo intramontabile fritto sono essenzialmente due. La prima si prepara con una pastella senza uova, tipica di Piacenza, Val Nure e Val Trebbia. La seconda prevede di aggiungere un uovo al composto. Questa burtlêina è caratteristica della zona di Castell’ Arquato e dintorni. Una volta pronte si abbinano a un buon tagliare di salumi del territorio come coppa, salame e pancetta in aggiunta a formaggi a pasta molle o erboranti.
Esistono anche altre versioni della burtlêina come quella dolce, cosparsa di zucchero semolato a fine cottura e quella che prevede l’aggiunta di riso bollito nell’impasto.
Pronti a mettervi a fornelli?
La mia ricetta della burtlêina
Questa ricetta si rifà alle usanze di Diolo, una piccola frazione del comune di Lugagnano Val d’Arda. Sono sicura che qualcuno di voi la preparerà in modo diverso: chi userà un solo tipo di farina, chi la preparerà con farina integrale(ho provato è non è niente male), chi deciderà di accompagnarla con salse di verdure, chi la friggerà nello strutto, chi nell’olio. Non ci sono errori, non c’è una ricetta giusta o sbagliata, è una questione di familiarità, generazioni, tempo. Se preparata correttamente, la burtlêina è fragrante e asciutta.
Ingredienti per 10-12 pezzi | Quantità |
Farina bianca tipo 00 | g 400 |
Acqua | ml 500 |
Sale fino | un pizzico |
Olio di arachide | ml 600 |
uovo* (facoltativo) | n. 1 |
Procedimento
Stemperare la farina con l’acqua a disposizione usando una frusta, evitando la formazione di grumi. Qualora si dovessero formare, potete ricorrere all’uso del frullatore a immersione.
Amalgamare l’uovo all’impasto. Salare leggermente. Quando il composto è omogeneo, riporlo in frigorifero per circa 30 minuti. Scaldare l’olio in una padella. Stendere la pastella con l’auto di un mestolo. La burtlêina dovrà formare un disco ampio sul fondo della padella.
Fatela dorare bene da ambo i lati, colate l’olio in eccesso con la carta assorbente per fritti.
Servire ben calda.
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