Un nuovo evento “Colnago” nasce nel piacentino, al fianco di Raschiani
20 Ottobre 2012 10:30
Un nuovo grande evento ciclistico, a nome Colnago, sta nascendo nel territorio piacentino. Qualcosa di mai visto, illustrato in un’anteprima in pillole nella serata di venerdì a San Nicolò, all’interno della concessionaria Raschiani. La rilevanza del fatto è tale da far muovere addirittura Ernesto Colnago, ottantaduenne fondatore del noto marchio di biciclette diventato e rimasto nel tempo un’eccellenza tutta italiana.
“L’evento prenderà forma nel 2013”, afferma Claudio Raschiani, co-organizzatore dell’evento insieme a Colnago. “Sarà una manifestazione ispirata alla 1000 Miglia automobilistica, rivista in chiave ciclistica. Di fatto, stiamo pensando ad una specie di gara di regolarità per due ruote a pedali, capace di unire sport, valori sportivi, promozione del territorio in un unico atto. Tutto questo avverrà su scala nazionale anche se la manifestazione si allungherà tutta nella provincia piacentina”.
“Alla Colnago siamo dei creativi e molto spesso ci hanno copiato le idee – dice senza timore Ernesto Colnago-. Prima abbiamo usato l’alluminio per costruire le biciclette, poi abbiamo portato il titanio e la forcella dritta. Ventisette anni fa, ecco la realizzazione della prima bici in carbonio. Per riuscirci, chiesi aiuto ad Enzo Ferrari ed all’ingegneria automobilistica”. Il pensiero corre, poco dopo, verso Fiorenzo Magni, il terzo uomo del ciclismo romantico italiano -con Coppi e Bartali- che accese il Paese a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Magni se ne è andato proprio ieri, all’età di 92 anni. “Abbiamo fatto tre Giri d’Italia insieme, nel ’54, ’55 e ’56 – racconta Colnago- ed altre gare insieme. Con lui le prime grandi soddisfazioni. Era un grande uomo, oltre che un atleta straordinario”
Un ultimo appunto denota la filosofia di vita del costruttore di biciclette e sogni: “Ho finito la seconda media, poi sono andato a lavorare perché non avevo più soldi per proseguire gli studi. Ma una persona nasce con dentro qualcosa di suo, da sviluppare. Io sono nato costruttore di bici. Fondamentale è la continuità della serietà. Senza imbrogli”.
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