Città entusiasta. Tutti d’accordo: “Vogliamo un’altra adunata”

13 Maggio 2013 09:32

In centro storico l’entusiasmo è ancora incontenibile. L’aria di festa lasciata dagli alpini ha contagiato proprio tutti in barba a qualche disagio che, secondo i piacentini, si poteva sopportare. “E’ stata un’emozione grandissima” – hanno detto in molti stamattina ai microfoni di Telelibertà – “Ci vorrebbe un’adunata così tutti gli anni”. Commercianti, cittadini, baristi sono tutti d’accordo: l’adunata nazionale degli alpini è stata un evento storico per la nostra città sia in termini di emozioni che di “guadagni” per le attività commerciali, pesantemente colpite dalla crisi. Il titolare di un pub in via Garibaldi stima una media di 15mila euro di incasso per gli esercizi pubblici dell’area rossa in quattro giorni. Altri commercianti si dicono soddisfatti e parlano di “boccata d’ossigeno” in un momento particolarmente difficile. Un altro barista giura che l’anno prossimo chiuderà tre giorni per partecipare all’adunata di Pordenone perché “Una festa così non l’avevo mai vista”. Tutti concordi anche sull’educazione e la disponibilità degli alpini. Ora non rimane che tornare alla normalità, alla vita di tutti i giorni portando nel cuore il ricordo di un evento senza precedenti e con la certezza che i piacentini sono capaci di grandi slanci e, soprattutto, che Piacenza ha le potenzialità per essere viva e accogliente, basta volerlo.

NOTIZIA DI LUNEDI’ 13 MAGGIO
Gli alpini se ne vanno, nostalgia tra i piacentini: “Ci mancate già”
I piacentini hanno già nostalgia degli alpini. Questa mattina tutta la città è caratterizzata dalle operazioni di smontaggio delle strutture al servizio della grande Adunata che per quattro giorni ha animato Piacenza, al lavoro anche i mezzi di Iren per ripulire strade e aree verdi. In molti casi, le operazioni slitteranno al pomeriggio perché ci sono ancora molte penne nere accampate negli spazi di sosta e anche sui marciapiedi. A dire il vero, come tradizione vuole, in molti posti non sembra quasi esserci stato un accampamento, tanta è la pulizia lasciata da chi ci ha soggiornato.

“Ci mancheranno molto, anzi ci mancano già: è stata un’esperienza indimenticabile”, è il commento comune tra i cittadini che anche questa mattina hanno voluto fare colazione con gli alpini con cui hanno familiarizzato da subito, un amore a prima vista che, come in tutte le storie romantiche, assume i colori della nostalgia nel momento dei saluti.

Un rapporto basato anche sull’onestà e la fiducia reciproca: sono diversi, infatti, i piacentini che si sono visti restituire dalle penne nere i portafogli smarriti nella grande calca che ha caratterizzato soprattutto il centro storico. Ovviamente con tutti i soldi e i documenti ancora al loro posto. Ma in qualche occasione si sono ribaltati i ruoli, come nel caso segnalato da Giulio Loda (gruppo alpini di Desenzano del Garda, Brescia): “Abbiamo perso un portafoglio in via Farnesiana, due ore dopo siamo stati chiamati e ci è stato restituito, con tutti i documenti e i 500 euro in contanti che vi erano contenuti. Non potevo non comunicare questo episodio e ringraziare l’onestà dei cittadini di Piacenza”.

Sui social network impazzano le foto e i filmati dell’Adunata realizzati dai piacentini, in molti garantiscono che tra dodici mesi saranno a Pordenone al’edizione 2014 per rivivere gli splendidi momenti appena passati e tornare a respirare il clima che ha caratterizzato Piacenza in questi ultimi giorni.
Nessun addio, quindi, ma solo un arrivederci.

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