Veleia, tutto esaurito per Manfredi: “Il mio Ulisse è il simbolo del genere umano”
22 Luglio 2013 22:53
I posti a sedere questa sera non bastavano a contenere il pubblico del Festival del teatro antico di Veleia: gli spettatori sono arrivati con largo anticipo e chi non è riuscito ad accaparrarsi una sedia si è accontentato di accomodarsi sui gradini e sui massi del sito archeologico; tutto pur di non perdersi “Il mio nome è nessuno”, primo capitolo del romanzo storico recitato in prima persona dalla voce del suo stesso autore, Valerio Massimo Manfredi, celebre scrittore e noto volto televisivo.
“Il mio tentativo in questo romanzo è stato raccontare l’intera vicenda dell’Odissea: dalle origini fino all’ultimo misterioso viaggio, annunciato senza che mai fosse scritto – ha spiegato lo studioso ai microfoni di Telelibertà -. Iil protagonista è Ulisse, o Odisseo o per meglio dire un eroe chiamato “nessuno”, una figura immortale e senza tempo, ripresa e rimaneggiata da poeti e artisti di tutte le epoche, un mito che include infinite sfumature delle passioni, dei difetti e delle virtù umane”.
Un patrimonio fecondo dove Valerio Massimo Manfredi ha raccolto l’humus per dar vita al “suo” personale Ulisse, “simbolo dell’intero genere umano”.
La narrazione, condotta con grande ritmo e affiancata dalla recitazione dell’attore piacentino Mino Manni, ha inchiodato il pubblico senza deluderne le aspettative.
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