Moratti, blitz a Gragnano dopo l’ultimo Cda da presidente dell’Inter

01 Ottobre 2013 08:45

Massimo Moratti è uomo di parola: anche nel giorno dell’ultimo Consiglio di Amministrazione della sua Inter, dopo 18 anni di presidenza, si presenta come promesso dall’amico Giovanbattista Gatti e dal figlio Carlo, gestori dello storico bar di Gragnano che porta il loro nome. Ieri sera, intorno alle 21.30, il petroliere ha fatto la sua comparsa all’interno dell’esercizio, noto “covo” di tifosi interisti dalla fede incrollabile.
“Torno volentieri quando si tratta di incontrare i vecchi amici – ha detto il sempre disponibile numero uno neroazzurro -; mi viziano con gli anolini” ha detto il presidente del “triplete” prima di addentrarsi nel discorso squisitamente societario, mentre intorno a lui l’entusiasmo dei tifosi è evidente, ma misurato.
Mancano soltanto le firme, dopodiché il passaggio della quota azionaria di maggioranza dell’Internazionale, la creatura prediletta, il grande amore di Moratti, passerà al magnate indonesiano Erik Thohir.
“I tifosi possono stare tranquilli – ha detto ancora Moratti – si tratta di una persona che farà il bene dell’Inter. Il mio ruolo? Non lo so, ci penseremo”.
Taglia corto sull’argomento Moratti che nel frattempo è raggiunto anche dalla moglie Milly e da un altro amico gragnanese, il vice direttore del Corriere della Sera, Giangiacomo Schiavi.
“C’è un pò di rammarico per i due punti persi con il Cagliari domenica scorsa – continua il presidente interista che diviene ancor più loquace quando ci si addentra negli aspetti tecnici -; non sapevo che Naingollan fosse cresciuto qui a Piacenza: bel giocatore davvero”.
Tutti chiedono una foto, un autografo, semplicemente una stretta di mano: nessuno rimane deluso. E quando gli chiediamo di Mazzarri e di un possibile accostamento al mai dimenticato Mourinho, arrivano conferme in tal senso.
“È il tipo di allenatore che piace a me, soprattutto perchè non si risparmia nel lavoro sul campo”.
Dalla cucina arrivano indicazioni chiare: gli anolini in brodo di terza non possono più attendere, Moratti ci lascia con un sorriso soddisfatto.

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